Rossi: "L'obiettivo è fare meglio del Qatar"

Rossi: "L'obiettivo è fare meglio del Qatar"
Giovanni Zamagni
Ancora non si corre per vincere. Tanti i problemi con la messa a punto della moto, con la spalla e con uno stile di guida ancora da adattare alla Ducati | G. Zamagni, Jerez
31 marzo 2011

Punti chiave


JEREZ – L’analisi di Valentino Rossi inizia dal GP del Qatar, più precisamente dalle valutazioni della gara: il pilota della Ducati contesta il 4 in pagella rifilatogli da un importante quotidiano sportivo.
“Sinceramente non mi sembrava di meritare un voto così basso: 5, 5,5 sarebbe stato più giusto…”.
Poi si comincia a parlare del GP di Spagna.


Qui la Ducati non è mai andata troppo bene, mentre tu hai vinto otto volte (1 in 125, 1 in 250 e 6 in 500/MotoGP) ed è una delle tue piste preferite: cosa ti aspetti da questa gara?

“E’ una domanda alla quale non so ancora rispondere. Qui ho sempre guidato forte e ho vinto tante volte: speriamo che sia più importante il fattore uomo della moto. Per andare via contenti da qui basterebbe migliorare il risultato del Qatar, stare più vicini a primi. Bisognerà vedere come reagisce la spalla: in questi dieci giorni ho lavorato molto, ma purtroppo ho ancora dolore, ma forse ho un po’ più di forza”.


Ma richiede più tempo il lavoro sul fisico o sulla moto?
“Entrambi richiedono tempo e quindi questa è una gara nella quale dovremo ancora stringere i denti. La moto, naturalmente, è quella del Qatar: abbiamo visto due o tre punti dove possiamo migliorare e cercheremo di trovare il giusto assetto”.


Per i test del lunedì in Portogallo dovrebbe arrivare un nuovo telaio: basterà per essere competitivi?
“Non credo che basti una cosa sola, ma due o tre: qualcosa nella parte anteriore e in quella posteriore. Stiamo lavorando molto sul motore per cercare di renderlo migliore, non in termini di potenza, ma di guidabilità: tutti aspetti sui quali, in passato, in Ducati non avevano lavorato abbastanza”.


Quanto tempo ci vorrà?
“Bisognerà vedere quando la Ducati porterà gli sviluppi, ma sicuramente non è una cosa breve. In ogni caso, in Qatar in gara ho fatto dei tempi piuttosto buoni e se mi avesse tenuto la spalla, potevo tenere dietro Spies e stare più vicino a Simoncelli e Dovizioso. Per quanto riguarda la spalla, spero vivamente di essere a posto per il GP di Francia”.


Insomma, qual è l’obiettivo per domenica?
“Fare un po’ meglio del Qatar, sia come posizione sia come distacco”.


Capirossi e Dovizioso hanno detto di aver capito il segreto di Stoner studiando la telemetria: qual è la tua opinione al riguardo?
“Si vede anche dalla pista: lui è molto bravo ad aprire il gas e a mettere la moto dritta. Con il monogomma le coperture sono diventate qualitativamente meno performanti, perché costano meno e hanno meno grip: con queste gomme, è molto importante guidare come Stoner. Con il suo stile riesce anche a mettere meno in difficoltà la moto e quindi riesce ad andare piuttosto forte anche se la moto non è a posto. Ma se la Desmosedici andrà come deve andare, il freno dietro si userà di meno. Sicuramente, più uno diventa vecchio, più diventa difficile: ci vuole impegno e tempo. Ma non bisogna cambiare a 360°”.

Fonte file audio: Valentinorossi.com

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