Nico Cereghini: "Tre per fila e partenza a spinta"

Nico Cereghini: "Tre per fila e partenza a spinta"
Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
Distendere la griglia servirà a ridurre i rischi alla prima curva? Una volta partivamo a spinta, belli sgranati, ma spesso ci si ammucchiava ugualmente | N. Cereghini
  • Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
21 dicembre 2010

Punti chiave


Ciao a tutti!
Qualcuno si ricorda ancora la partenza a spinta nelle gare del mondiale velocità? Sembra preistoria e invece erano gli anni Ottanta, e Lucchinelli e Uncini conquistavano la 500. Io avrei preferito mille volte il sistema di oggi: ago del contagiri in zona rossa e al semaforo verde molli la frizione. Ma la federazione obbiettava che si era fatto sempre così, che la tradizione è tradizione e tanti saluti.

Virginio Ferrari faceva cinque ore di palestra al giorno e spingeva come un carrettiere: scattava sempre per primo. Io ero così stupido da fumare trenta sigarette al giorno e in più ebbi presto una minaccia di ernia inguinale: quasi sempre ultimo.
Erano 140 chili di moto più 30 litri di benzina e non sono mai stato un colosso. Dopo una partenza delle mie, anche se magari ero piazzato in prima o in seconda fila, recuperare su Agostini, Sheene, Read, Bonera, Ferrari, Cecotto, Lucchinelli, e alla fine anche Kenny Roberts, era dura per qualsiasi pilota. Figurarsi per un giornalista.

 

Perché sono convinto che più distendi la griglia e più aumenta la differenza di velocità: chi parte dall’ultima fila arriverà molto forte su chi si è eventualmente piantato nella prima


Sul piano scenografico la partenza di oggi è notevole, con quegli scalmanati che si gettano in pista tutti insieme nel casino totale; ma devo ammettere che anche il sistema di allora si faceva amare.
Era molto intenso l’intervallo di tempo tra lo sventolare della bandiera e il primo urlo di motore.
“Partiti!” gridava lo speaker del circuito, e poi silenzio assoluto. Se eri vicino sentivi soltanto lo scalpiccìo disordinato delle suole degli stivaletti.
Poi un motore sputazzava, un altro miagolava (erano quasi tutti a due tempi) e piano piano tutta la comitiva si avviava a manetta nel rettilineo. Fumo azzurro nell’aria.
E volete sapere una cosa curiosa? Anche allora capitava di fare il mucchio alla prima curva. E quando introdussero finalmente la partenza odierna la situazione peggiorò.

Adesso hanno deciso di mettere tre piloti per fila anche in Moto2 ed in 125. Come fa la MotoGP
. Con la lodevole intenzione di provare -almeno provare- a ridurre il rischio dell’ammucchiata alla curva numero uno.
Ma non credo che la misura avrà effetti così positivi. Purtroppo, dico. Perché sono convinto che più distendi la griglia e più aumenta la differenza di velocità: chi parte dall’ultima fila arriverà molto forte su chi si è eventualmente piantato nella prima. E più avanti, alla staccata della prima curva, sarà ancora più facile sbagliare il tempo e fare strike. Temo che nemmeno questa sarà la mossa giusta.

Ma non sto suggerendo di tornare alla spinta. Quella è il passato, e farebbe morir dal ridere. Credo che l’unica soluzione possibile sia quella di studiare una prima curva più adatta: che non sia un curvino da prima e che consenta differenti traiettorie. Ma certo non si possono modificare tutte le piste esistenti, e allora non resta che responsabilizzare di più i piloti e, nel caso di ripetuti errori di guida, sanzionarli.
E buon anno a tutti voi! Abbiamo bisogno di buona notizie.

Ascolta l'audio di Nico nel box in alto a sinistra