MotoGP. Test Sepang. Marquez: "In difficoltà con l'elettronica"

MotoGP. Test Sepang. Marquez: "In difficoltà con l'elettronica"
Giovanni Zamagni
Sbalordito Lorenzo, prudenti i piloti della Honda Marquez e Pedrosa, moderatamente soddisfatti quelli della Ducati Iannone e Dovizioso, felice Petrucci: in estrema sintesi, ecco lo stato d’animo dei principali protagonisti della MotoGP
1 febbraio 2016

LORENZO (1 in 2’00”684): "DIFFICILE INIZIARE MEGLIO"

«Onestamente, oggi tutto mi veniva facile: sono rimasto sorpreso anch’io della confidenza che ho avuto fin dal primo giro con le Michelin e con la nuova elettronica. Tutto è andato molto meglio rispetto al test di Valencia: queste gomme sembrano darmi dei vantaggi in accelerazione, dove con le Bridgestone avevo qualche problema, senza crearmi difficoltà in frenata. Ovviamente c’è ancora margine di miglioramento, ma non si poteva iniziare in maniera più positiva: siamo ancora lontani dai tempi di riferimento, ma il feeling è sicuramente positivo. Oggi mi veniva veramente tutto facile: a volte capitano giornate così e bisogna sfruttarle fino in fondo. Alla fine credo che i piloti più veloci rimarranno gli stessi, quindi: io, Rossi, Marquez e Pedrosa saremo davanti, ma al momento io e Pedrosa sembriamo adattarci meglio alle Michelin. Adesso dobbiamo lavorare maggiormente sul telaio 2016 per capire meglio qual è il potenziale: oggi ho girato quasi sempre con la M1 “ibrida” (telaio 2015, motore 2016, NDA) e con quella ho fatto il crono più rapido».
 

PEDROSA (3 in 2’01”780): "HONDA CONOSCE I PROBLEMI"

«Non è stato una giornata semplice: è naturale che il primo giorno di test ci siano dei problemi. L’aspetto positivo è che la Honda conosce le difficoltà e sta lavorando moltissimo per risolverle e io sto dando più indicazioni possibili per cercare di essere pronti al più presto. Anche il cambio di regolamento non ci agevola: abbiamo bisogno di tempo per capire la nuova elettronica e cercare di rendere più dolce l’erogazione del motore. Le Michelin non sono male, ma anche qui ci vuole un po’ di pazienza per riuscire a sfruttarle al meglio: dopo tanti anni con la Bridgestone, bisogna fare un “reset” anche mentale».

 

PETRUCCI (4 in 2’01”811): "CONTA POCO ESSERE LA PRIMA DUCATI"

«Qui le Michelin lavorano molto meglio, anche il posteriore, con il quale io, a differenza degli altri, non mi trovavo così bene. Al momento di massima temperatura sull’asfalto (circa 54 °C, NDA) ho fatto un tempo molto vicino al mio migliore: questo è sicuramente positivo. Nel finale non sono riuscito a progredire ulteriormente a causa di un piccolo problema con uno pneumatico e la Michelin ha preferito cambiarlo. Essere oggi la prima Ducati conta poco: spero di confermarmi sui livelli 2015 ed essere più costante».
 

IANNONE (5 in 2’01”912): "HO RIPRESO CONFIDENZA CON LA GUIDA"

«E’ stato bello e divertente tornare in pista. Durante l’inverno non sono mai salito su una moto per recuperare al meglio l’infortunio alla spalla destra: oggi è servito quasi esclusivamente per riprendere confidenza con la guida. Era importante fare tanti giri e per questo ho girato quasi esclusivamente con la GP15: domani lavoreremo maggiormente sulla Desmosedici (la versione 2016, NDA). L’anteriore Michelin è sicuramente migliorato: fin dal primo giorno che le ho provate non mi sono troppo preoccupato delle gomme, bisogna solo adattarsi il più velocemente possibile».
 

DOVIZIOSO (13 in 2’02”650). "SORPRESO POSITIVAMENTE DALLA DESMO16"

«Sono contento della prima impressione con la Desmosedici: mi sembra più precisa quando si apre il gas. Per quanto riguarda le Michelin, confermo il passo in avanti: è chiaro che non si può più guidare come prima, devi frenare in maniera differente, usare meno pressione sulla leva. Considerate le caratteristiche delle gomme e della Yamaha, non mi sorprende di vederle davanti a tutti e, in particolare, un Lorenzo così veloce».
 

MARQUEZ (7 IN 2’02”278): "INDIETRO NELL’ELETTRONICA"

«Dobbiamo lavorare tanto sull’elettronica: fatichiamo sempre troppo nella prima parte dell’accelerazione. Per quanto riguarda le gomme, le sensazioni sono decisamente migliori rispetto a Valencia, anche se siamo lontani dai migliori tempi e da Lorenzo. Con le Michelin non puoi essere troppo aggressivo in frenata e non puoi derapare così tanto in entrata, ma complessivamente non rappresentano un problema. Siamo più in difficoltà con l’elettronica: il motore “evoluzione” rappresenta un piccolo miglioramento, ma è ancora troppo aggressivo: stamattina ho girato con la RC213V 2016, nel pomeriggio con quella con il motore evoluzione».