MotoGP. Tardozzi: "La Desmosedici è ancora tutta da scoprire"

MotoGP. Tardozzi: "La Desmosedici è ancora tutta da scoprire"
Giovanni Zamagni
Il team manager Ducati commenta la tre giorni di test a Phillip Island. "Abbiamo provato poco per colpa del meteo. C'è ancora margine di miglioramento"
19 febbraio 2016

Punti chiave

Un'analisi della tre giorni di test a Phillip Island.
«Non è stato un test buonissimo anche a causa della condizione meteorologica. Il primo giorno purtroppo è stato del tutto sciupato dalla pioggia. Abbiamo usato quindi un giorno e mezzo dei tre a disposizione per fare tutti test che volevano. Comunque abbiamo portato a casa qualcosa che ci fa pensare al Qatar in maniera positiva. Nei prossimi test andremo a confermare quelle che sono le sensazioni dei piloti sul materiale provato e vedremo di definire la moto con la quale correremo».
 
In Qatar avrete solo la Desmosedici o ci sarà anche la GP15 per continuare i confronti?
«In Qatar ci sarà sicuramente anche la GP15, ma andiamo avanti con la Desmosedici».
 
La situazione sembra preoccupante a vedere i tempi, voi siete più tranquilli?
«A guardare i tempi uno potrebbe preoccuparsi, però in questo momento in cui il feeling con le gomme e lo sviluppo del software non sono ancora al 100% credo ci sia un margine veramente grande. Solo in gara capiremo i valori veri. Chi è a posto oggi con il software non è detto che lo sia anche in gara. E anche il feeling che i piloti stanno sviluppando con le gomme non è pero ognuno al 100%».
 
Quali sono le sensazioni dei due Andrea riguardo alla Desmosedici?
«Ci sono piccoli miglioramenti rispetto alla GP15, ma ritengono che ci sia ancora margine di miglioramento».
 
Cosa ci puoi dire di Petrucci? E' caduto e si è fratturato la mano destra (2°,3° e 4° metacarpo).
«Esatto si è rotto la mano destra, credo che sarà operato in Europa».
L'intervista a Tardozzi

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