MotoGP. Spunti, considerazioni, domande dopo il GP delle Americhe

MotoGP. Spunti, considerazioni, domande dopo il GP delle Americhe
Giovanni Zamagni
Perché Lorenzo ha anticipato la partenza? Perché Pedrosa non ha seguito Marquez? Perché Rossi è stato l'unico ad avere problemi? Perché Crutchlow è tornato ai box? Perché le Honda così avvantaggiate ad Austin?| G. Zamagni, Austin
14 aprile 2014

Punti chiave

Perché Jorge Lorenzo ha anticipato così tanto la partenza?
Risponde il campione della Yamaha: «Ho fatto un errore incredibile, ancora più assurdo di quello del Qatar. Quando sono arrivato sulla griglia di partenza, avevo un sacco di moscerini sulla visiera, così, al contrario del solito, ho deciso di togliere subito un “tear off” (le lenti di ricambio che si mettono sulla visiera, NDA) per avere la migliore visuale. Questa operazione mi ha distratto, ho perso la focalizzazione del semaforo e quando l’ho riguardato ho pensato, chissà perché, che fosse già la partenza e ho lasciato la frizione».


Perché Dani Pedrosa non ha nemmeno provato a tenere il passo di Marc Marquez?
Risponde il pilota della Honda: «Lui era più veloce di me nel T2: lì mi prendeva qualche decimo al giro, che non riuscivo più a recuperare dalle altre parti. Così, lui ha preso un po’ di margine, mentre quelli dietro erano ormai lontani: era inutile forzare e mi sono limitato a controllare il secondo posto».


Perché le Yamaha di Smith ed Espergaro non hanno avuto gli stessi problemi di gomme di Rossi?
Difficilissimo rispondere. Andrea Dovizioso: «Tutti questi problemi all’anteriore per tanti piloti differenti sono davvero anomali per la Bridgestone: difficile capire perché». Questa, invece, la posizione ufficiale della Casa giapponese: «Sicuramente c’è stato un funzionamento anomalo, con una maggiore vibrazione della gomma anteriore, in particolare per Rossi e Iannone. Adesso le gomme verranno analizzate, ma è difficile dare una spiegazione, perché, a parità di moto (Yamaha e Ducati, NDA) alcuni piloti hanno patito, altri no». Generalmente, in questi casi incidono una serie di fattori, in particolare la messa a punto e lo stile di guida.


Perché Cal Crutchlow è tornato ai box al decimo giro mentre era in decima posizione, ripartendo poi ultimo?
La gomma posteriore causava così tanto “chattering” (la vibrazione dell’anteriore alla massima inclinazione, NDA) che Cal Crutchlow pensava addirittura di aver perso un pezzo di copertura, così è tornato ai box per sostituirla. Quando è rientrato in pista, ha provato a spingere forte sfruttando la gomma nuova, senza però calcolare il degrado dell’anteriore ed è finito a terra, procurandosi la lussazione del mignolo destro. In Argentina sarà regolarmente in sella.

Iannone: E’ calata tanto la gomma, completamente cotta sul lato destro: io dovevo assolutamente finire questo GP e così ho solo pensato ad arrivare al traguardo


Cosa ha detto Andrea Iannone, terzo fino a sei giri dalla fine e poi solo settimo al traguardo?
Iannone: «E’ calata tanto la gomma, completamente cotta sul lato destro: io dovevo assolutamente finire questo GP e così ho solo pensato ad arrivare al traguardo».


Perché Aleix Espargaro, grande protagonista in Qatar, qui ha faticato moltissimo, chiudendo solo nono a 47”605?
Espargaro non è mai riuscito a trovare una buona messa a punto della sua Yamaha, che peraltro qui aveva faticato moltissimo anche nella passata stagione: ricordiamo che la sua M1 è diversa da quella di Rossi e Lorenzo, ma anche da quella di Smith e del fratello Pol e, oltretutto, non è dotata del cambio “seamless”, che su una pista come questa dà grandi vantaggi.


La Honda ha così tanto vantaggio sulla Yamaha, o le caratteristiche del circuito di Austin l’hanno particolarmente avvantaggiata?
La prima gara in Qatar, con arrivo in volata, aveva dimostrato una certa similitudine tra le due moto, anche se la Honda aveva già evidenziato una certa superiorità in accelerazione, in particolare in uscita dall’ultima curva. Qui, con quattro curve da prima, la RC213V ha potuto sfruttare al meglio i vantaggi dati dalla potenza del motore e dall’efficacia del cambio “seamless”, molto migliore di quello della Yamaha. In altre circuiti, quindi, non sarà così, ma la Honda è certamente più competitiva della Yamaha.