MotoGP, Sepang 2015. Pedrosa vince il GP. Rossi in fondo alla griglia a Valencia

MotoGP, Sepang 2015. Pedrosa vince il GP. Rossi in fondo alla griglia a Valencia
Giovanni Zamagni
Pedrosa in testa dall'inizio alla fine. Dietro il finimondo: con Rossi penalizzato per aver allargato il ginocchio e aver fatto cadere Marquez. Tre punti sulla patente e ultimo posto in griglia a Valencia
23 ottobre 2015

AGGIORNAMENTO - LA DECISIONE DELLA RACE DIRECTION

La Race Direction ha deciso di dare 3 punti di penalizzazione "sulla patenete" a Rossi che partirà in fondo allo schieramento a Valencia. Valentino mantiene così tutti i punti conquistati nella gara di Sepang.

 

LA GARA

SEPANG – Vittoria di Dani Pedrosa, davanti a Jorge Lorenzo e Valentino Rossi, dopo però un contatto con Marc Marquez, finito a terra. L’incidente è ancora “under investigation”, sotto investigazione.


Il mondiale dei mondiali viene rovinato da un episodio che non avremmo mai voluto vedere: al sesto giro, dopo che Rossi e Marquez si erano già superati 17 (!) volte nei passaggi precedenti, Valentino ha rallentato, si è quasi fermato in mezzo alla curva, ha portato fuori Marquez, ha allargato la gamba, con Marc a terra. Un “fallo di reazione” quello di Rossi, evidentemente indispettito per la condotta di gara di Marquez, visibilmente in difficoltà a controllare la sua Honda, ma disposto a tutto pur di rimanere davanti a Valentino e fargli perdere punti preziosi. Una condotta di gara forse discutibile, ma pulita: in nessun sorpasso, Marc è stato scorretto.

IMMAGINI CHIARISSIME

Prevedibile, forse, dopo quanto accaduto giovedì, dopo i durissimi attacchi di Rossi a Marquez, ma è stato Marc a raggiungere il suo scopo, non Valentino, che si è innervosito, è caduto nella trappola. Il giro chiave è stato probabilmente il quinto, quando i due si sono superati nove volte, con Marquez che è transitato terzo sul traguardo, mentre davanti Pedrosa e Lorenzo allungavano. Al sesto giro, Rossi passa Marquez e lo manda platealmente a quel paese, ma Marquez non si è intimorito, l’ha ripassato. Al settimo giro il “patatrac”, che a caldo Rossi ha commentato così:


«Ho perso un sacco di tempo con lui: alla curva 14 sono andato largo per prendere una linea migliore, visto tutti i problemi che avevo avuto con lui, si è avvicinato ed è caduto. Peccato, perché in una gara normale avrei potuto stare con Lorenzo: adesso a Valencia diventa tutto più difficile» è la tesi di Rossi, alla quale si contrappone quella del team principal HRC Livio Suppo.

«Rossi ha deliberatamente dato un calcio alla moto di Marquez» è la sua tesi.


A mio modo di vedere, le immagini danno la colpa a Rossi, che ha avuto una reazione inaspettata per un campionissimo come lui: è stato provocato, Marquez l’ha sicuramente infastidito, ma non bisognava fare così. In attesa, ovviamente di ulteriori conferme.

VITTORIA MERITATA

In tutto questo, la vittoria del “robottino” Dani Pedrosa non è mai stata in discussione ed è super meritata, tutto il resto è opinabile. Fuori le due Ducati: Iannone è stato costretto al ritiro da un altro problema tecnico, Dovizioso è caduto mentre era 5, appena superato da Crutchlow.

 

CLASSIFICA

Pos. Punti Num. Pilota Nazione Team Moto Km/h Data e ora/Distanza
1 25 26 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team Honda 163.7 40'37.691
2 20 99 Jorge LORENZO SPA Movistar Yamaha MotoGP Yamaha 163.4 +3.612
3 16 46 Valentino ROSSI ITA Movistar Yamaha MotoGP Yamaha 162.8 +13.724
4 13 38 Bradley SMITH GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 162.1 +23.995
5 11 35 Cal CRUTCHLOW GBR LCR Honda Honda 161.8 +28.721
6 10 9 Danilo PETRUCCI ITA Octo Pramac Racing Ducati 161.3 +36.372
7 9 41 Aleix ESPARGARO SPA Team SUZUKI ECSTAR Suzuki 161.1 +39.290
8 8 25 Maverick VIÑALES SPA Team SUZUKI ECSTAR Suzuki 161.1 +39.436
9 7 44 Pol ESPARGARO SPA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 160.9 +42.462
10 6 6 Stefan BRADL GER Aprilia Racing Team Gresini Aprilia 160.7 +44.601
11 5 45 Scott REDDING GBR EG 0,0 Marc VDS Honda 160.5 +47.690
12 4 68 Yonny HERNANDEZ COL Octo Pramac Racing Ducati 160.2 +52.112
13 3 8 Hector BARBERA SPA Avintia Racing Ducati 160.2 +52.360
14 2 24 Toni ELIAS SPA Forward Racing Yamaha Forward 160.1 +53.619
15 1 19 Alvaro BAUTISTA SPA Aprilia Racing Team Gresini Aprilia 160.1 +53.631
16   69 Nicky HAYDEN USA Aspar MotoGP Team Honda 159.6 +1'01.431
17   43 Jack MILLER AUS LCR Honda Honda 159.6 +1'02.828
18   63 Mike DI MEGLIO FRA Avintia Racing Ducati 159.4 +1'05.075
19   50 Eugene LAVERTY IRL Aspar MotoGP Team Honda 159.1 +1'09.877
20   13 Anthony WEST AUS AB Motoracing Honda 158.2 +1'24.749
Non classificato
    4 Andrea DOVIZIOSO ITA Ducati Team Ducati 162.1 10 Giri
    93 Marc MARQUEZ SPA Repsol Honda Team Honda 156.1 13 Giri
    76 Loris BAZ FRA Forward Racing Yamaha Forward 132.6 18 Giri
    29 Andrea IANNONE ITA Ducati Team Ducati 155.6 19 Giri
Primo giro non terminato
    55 Damian CUDLIN AUS E-Motion IodaRacing Team ART   0 Giro

 


Pole da record per Pedrosa

SEPANG – Pole position per Dani Pedrosa davanti a Marc Marquez e Valentino Rossi. Quarto Jorge Lorenzo, sesto Andrea Iannone, settimo Andrea Dovizioso, 13esimo Danilo Petrucci.

Vale tutto. Marquez che “tira” Lorenzo al primo tentativo, Iannone che tira Rossi nel secondo, Rossi che tira Iannone con la terza gomma, ma con Valentino capace di migliorarsi mentre è davanti e di conquistare un terzo posto importantissimo, che manda fuori dalla prima fila Lorenzo, solo quarto dopo anche una scivolata nelle FP4.


In tutto questo turbinio di emozioni, manovre lecite, ma sportivamente dubbie, rischi di caduta (Marquez con la seconda gomma), solo la pole position di Dani Pedrosa non è mai stata in discussione: il suo 1’59”053 ottenuto al primo tentativo, l’ha subito messo al sicuro da qualsiasi attacco.
 

«Si poteva spingere un po’ di più, ma al primo tentativo non ho fatto errori ed è venuto fuori un bel tempo: a volte quando forzi di più fai degli errori, non riesci ad andare più forte. Avevo un po’ timore, però, che qualcuno riuscisse a battermi, perché tutti avevano pianificato tre tentativi, io solamente due. Fa molto caldo, è difficile guidare, ma la squadra ha lavorato bene. Solitamente faccio fatica in qualifica, ma questa volta ho fatto un bel tempo e non ho fatto errori. Per la gara bisognerà essere molto concentrati, non sbagliare su una pista dove è facile fare un errore in staccata» spiega Pedrosa, che qui è sempre andato fortissimo e anche per la gara è uno dei più accreditati alla vittoria. Ma mentre Dani festeggia la prima pole stagionale in relativa tranquillità, alle sue spalle la tensione sale a livelli mai visti.

MARQUEZ, LORENZO, ROSSI, IANNONE: CHE GIOCHETTI

Già nelle FP3 e nelle FP4 si era assistito a qualcosa di anomalo: nelle libere del mattino, Rossi e Marquez si sono trovati uno dietro l’altro e hanno cominciato a fare una sorta di melina. Tira tu, no stai tu davanti, no, prego, fai pure: così per una trentina di secondi. Poi, nuovamente nelle FP4, con Valentino visibilmente indispettito per essersi trovato Marc ancora in scia. Niente in confronto a quello che è accaduto in qualifica, con Marquez che prima ha tirato Lorenzo (forse involontariamente), poi Rossi e Iannone che si sono tirati a vicenda, prima con Andrea davanti, poi con Valentino, bravo a sfruttare l’ultimo tentativo per conquistare la prima fila.


«Dopo aver visto il tempo di Pedrosa sapevo che sarebbe stata dura conquistare la pole. Con la seconda gomma quasi cado in una curva veloce da terza, in discesa, e ho perso un po’ di fiducia: ho migliorato un po’ con la terza, ma non abbastanza. Faccio un po’ fatica con il serbatoio pieno, dobbiamo migliorare un pochino. Nella prima uscita ho sbagliato, ero davanti ed erano tutti dietro di me, non solo Lorenzo. Volevo fare tre tentativi, non c’era tempo per fermarsi e per questo ho dato la mia scia. Il mio spirito è sempre lo stesso: provare a vincere la gara. Se devo lottare con Rossi lo farò, così come Lorenzo o Pedrosa: devo arrivare terzo in campionato, non posso certo mollare» è la spiegazione di Marc, che fa paio con quella di Valentino pochi secondi dopo.


«Sono contento perché avevamo già migliorato nelle FP3 - spiega Rossi -. Nel pomeriggio abbiamo scelto una strada e in qualifica mi sentivo bene: ho fatto un giro dietro a Iannone che mi ha dato fiducia, e con la terza ho spinto ancora di più, ma non sapevo se ero riuscito a conquistare la prima fila. Domani sarà tutto più difficile e diverso, ma adesso godiamoci questa posizione. E’ stata una buonissima qualifica, abbiamo lavorato bene oggi: sono arrivato in Q2 pronto, sapevo di poter spingere. Con la seconda gomma sono andato sotto i 2’, ma sapevo che avevo ancora un po’ da dare: con la terza gomma ho guidato un pelo più forte senza fare errori, riuscendo a stare davanti a Lorenzo. La prima fila è sempre importante, qui lo è ancora di più. Italia-Spagna? Non era voluta né da parte loro né da parte nostra. Loro però hanno l’uomo in più, Pedrosa. Lorenzo dice che non sente la pressione, io un po’ sì: beato lui…» dice a caldo il campione di Tavullia.

GARA EQUILIBRATA

Tra tanta tensione, ci sono le prospettive di una gara equilibrata, con un Lorenzo inaspettatamente nervoso, dopo che fino alle FP3 era apparso molto sereno. Ma nelle FP4, a circa 12 minuti dal termine, Jorge è scivolato all’ultima curva senza conseguenze fisiche, ma, forse, con qualche strascico psicologico, visto poi il nervosismo in qualifica dello spagnolo della Yamaha. Lorenzo era comunque convinto di aver conquistato la prima fila – stava rientrando ai box mentre Rossi otteneva il terzo tempo – e quando andando al parco chiuso dei primi tre, si è visto deviare verso il proprio box è andato su tutte le furie. Una volta nel box, ha lasciato la moto ai meccanici ed è andato via, casco in testa, a smaltire la rabbia. Il suo passo gara è più che buono, ma non si aspettava di essere dietro a Rossi, anche lui costante sulla distanza, in qualifica. I due piloti Honda e Yamaha sembrano messi piuttosto bene, mentre sono un po’ più indietro i due della Ducati, con Andrea Iannone sesto (e più efficace in generale) e Andrea Dovizioso settimo. Ma partendo fortissimo, potrebbero dare fastidio, tra virgolette, naturalmente, soprattutto nei primi giri.

 

CLASSIFICA Q2

Pos. Num. Pilota Nazione Team Moto Km/h Data e ora Distanza1Prev./st
1 26 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team Honda 331.5 1'59.053  
2 93 Marc MARQUEZ SPA Repsol Honda Team Honda 332.6 1'59.462 0.409 / 0.409
3 46 Valentino ROSSI ITA Movistar Yamaha MotoGP Yamaha 326.4 1'59.726 0.673 / 0.264
4 99 Jorge LORENZO SPA Movistar Yamaha MotoGP Yamaha 325.9 1'59.737 0.684 / 0.011
5 35 Cal CRUTCHLOW GBR LCR Honda Honda 327.1 2'00.199 1.146 / 0.462
6 29 Andrea IANNONE ITA Ducati Team Ducati 338.0 2'00.224 1.171 / 0.025
7 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Ducati Team Ducati 330.6 2'00.423 1.370 / 0.199
8 25 Maverick VIÑALES SPA Team SUZUKI ECSTAR Suzuki 325.2 2'00.478 1.425 / 0.055
9 38 Bradley SMITH GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 329.3 2'00.652 1.599 / 0.174
10 8 Hector BARBERA SPA Avintia Racing Ducati 325.6 2'00.724 1.671 / 0.072
11 41 Aleix ESPARGARO SPA Team SUZUKI ECSTAR Suzuki 325.1 2'00.724 1.671
12 44 Pol ESPARGARO SPA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 327.2 2'00.794 1.741 / 0.070

 


LORENZO E' IL PIU' VELOCE DELLE PROVE DEL VENERDI'

SEPANG – Miglior tempo per Jorge Lorenzo, davanti a Dani Pedrosa e Marc Marquez. Quarto tempo per Andrea Iannone, quinto (fatto nelle FP1) per Valentino Rossi, ottavo per Andrea Dovizioso, decimo per Danilo Petrucci, al momento direttamente in Q2.


Secondo nelle FP1 (a 0”210 da Pedrosa), primo nelle FP2 con 0”047 di vantaggio sul pilota della Honda: Lorenzo, come sempre, è il protagonista delle libere del GP della Malesia, con Pedrosa vicinissimo e già piuttosto veloce, e Marquez poco lontano, terzo in entrambi i turni disputati. Insomma, nessuna sorpresa per il momento, perché se è inusuale vedere Pedrosa già davanti il venerdì, non lo è affatto considerando lo stato di forma del “robottino” e la sua attitudine ad andare forte su questo tracciato, dove invece, in passato, Lorenzo ha faticato più del dovuto. «Nel 2014 non ero al meglio fisicamente, ma adesso sono in forma» aveva detto ieri il campione della Yamaha e quanto visto oggi sembra confermarlo. Fino a nove minuti dal termine delle FP2, Jorge ha continuato a girare con le stesse gomme del mattino, “navigando” in sesta posizione, per poi portarsi davanti a tutti appena ha sostituito gli pneumatici. Come dire che, come sempre, Lorenzo ha sia il passo sia la costanza, così come i due rivali della Honda.

 

ROSSI INDIETRO MA… AVANTI

In tutto questo, Rossi sembrerebbe un po’ in difficoltà, in realtà la situazione è migliore di quanto dica la classifica. Valentino è quinto grazie al 2’00”915 ottenuto nelle FP1, che nel pomeriggio non è riuscito a migliorare per un problema alla gomma più soffice nuova montata a sette minuti dal termine, dopo aver girato a lungo con quelle più dure, sia all’anteriore sia al posteriore. Nelle FP1 Rossi ha messo in mostra un buon passo, così come nelle FP2: gli è mancato solo il giro tirato, abortito ancora prima di iniziare proprio per il problema citato. Valentino è tornato ai box a tre minuti dal termine della sessione, per rientrare in pista solo per provare la partenza.

 

BENE IANNONE, SEMPRE INDIETRO DOVIZIOSO

La giornata di Andrea Iannone non era iniziata al meglio, con un settimo tempo a 1”009 da Pedrosa, e un'innocua scivolata pochi minuti delle FP2. Poteva essere una giornata problematica, invece Andrea, ancora una volta, ha scovato il modo di trovare stimoli positivi e da lì in poi ha iniziato a girare fortissimo: è stato a lungo secondo, fino al quarto posto finale ad appena 0”240 dal primo e con un passo di tutto rispetto.

«So perché sono caduto: stavo spingendo con la moto delle FP1 e volevo capire se la pista era migliorata. Secondo me non lo è e ho spinto più di quello che la moto permettesse in quel momento. Poi sono salito sulla seconda moto, con qualche differenza di setting, sul forcellone, sull’altezza della moto: i problemi sono rimasti, ma il limite si è spostato più avanti. Ho visto molti piloti in pista con la dura nel pomeriggio: si fa fatica a comparare esattamente i miei tempi con il loro, ma il mio passo è piuttosto buono, ma non so cosa hanno fatto gli altri».


La positività di Iannone si trasforma in negatività per Dovizioso, che su una delle piste dove va più forte in assoluto si deve accontentare di un ottavo posto a 0”881.

«Non riesco a fare niente di quello che vorrei, è difficile guidare così, soprattutto su una pista dove sai di poter fare bene, ma non ci riesci. Siamo lontani dai primi, non siamo competitivi sulla distanza: qui devi essere fluido e sciolto, adesso non ci riesco. Speravo di essere più vicino su questa pista: forse è la conferma che la direzione presa non è ottimale per me. Andrea (Iannone, NDA) sta andando molto forte: bravo. Purtroppo, io soffro molto le problematiche della GP15 (non ha fiducia in frenata, NDA), diventa complicato per me tirare fuori il 100%: dobbiamo capire cosa fare il prossimo anno per adattare la Ducati a me» spiega malinconico il pilota di Forlì. Bene Danilo Petrucci, al momento decimo e, quindi, tra quelli che accederebbero direttamente in Q2.

CLASSIFICA FP2

Pos. Num. Pilota Nazione Team Moto Km/h Data e ora Distanza1Prev./st
1 99 Jorge LORENZO SPA Movistar Yamaha MotoGP Yamaha 326.3 2'00.246  
2 26 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team Honda 330.2 2'00.293 0.047 / 0.047
3 93 Marc MARQUEZ SPA Repsol Honda Team Honda 332.3 2'00.472 0.226 / 0.179
4 29 Andrea IANNONE ITA Ducati Team Ducati 335.2 2'00.486 0.240 / 0.014
5 35 Cal CRUTCHLOW GBR LCR Honda Honda 329.9 2'01.039 0.793 / 0.553
6 41 Aleix ESPARGARO SPA Team SUZUKI ECSTAR Suzuki 320.9 2'01.058 0.812 / 0.019
7 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Ducati Team Ducati 333.0 2'01.127 0.881 / 0.069
8 46 Valentino ROSSI ITA Movistar Yamaha MotoGP Yamaha 327.1 2'01.305 1.059 / 0.178
9 9 Danilo PETRUCCI ITA Octo Pramac Racing Ducati 323.8 2'01.598 1.352 / 0.293
10 45 Scott REDDING GBR EG 0,0 Marc VDS Honda 325.5 2'01.607 1.361 / 0.009
11 25 Maverick VIÑALES SPA Team SUZUKI ECSTAR Suzuki 325.2 2'01.796 1.550 / 0.189
12 8 Hector BARBERA SPA Avintia Racing Ducati 323.2 2'01.796 1.550
13 44 Pol ESPARGARO SPA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 324.2 2'01.850 1.604 / 0.054
14 38 Bradley SMITH GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 326.0 2'02.101 1.855 / 0.251
15 6 Stefan BRADL GER Aprilia Racing Team Gresini Aprilia 320.0 2'02.118 1.872 / 0.017
16 50 Eugene LAVERTY IRL Aspar MotoGP Team Honda 322.3 2'02.426 2.180 / 0.308
17 69 Nicky HAYDEN USA Aspar MotoGP Team Honda 318.3 2'02.427 2.181 / 0.001
18 68 Yonny HERNANDEZ COL Octo Pramac Racing Ducati 327.2 2'02.554 2.308 / 0.127
19 19 Alvaro BAUTISTA SPA Aprilia Racing Team Gresini Aprilia 320.4 2'02.626 2.380 / 0.072
20 63 Mike DI MEGLIO FRA Avintia Racing Ducati 320.3 2'03.480 3.234 / 0.854
21 43 Jack MILLER AUS LCR Honda Honda 321.2 2'03.485 3.239 / 0.005
22 24 Toni ELIAS SPA Forward Racing Yamaha Forward 320.9 2'03.710 3.464 / 0.225
23 76 Loris BAZ FRA Forward Racing Yamaha Forward 315.3 2'03.731 3.485 / 0.021
24 13 Anthony WEST AUS AB Motoracing Honda 315.7 2'04.892 4.646 / 1.161
25 55 Damian CUDLIN AUS E-Motion IodaRacing Team ART 301.5 2'06.962 6.716 / 2.070