MotoGP. Rossi: "Non mollo, ma sarà dura"

MotoGP. Rossi: "Non mollo, ma sarà dura"
Giovanni Zamagni
Valentino, settimo, sperava di avere un passo migliore. “Non siamo lontani ma nemmeno forti abbastanza per pensare di poter recuperare tanto. Per la gara ci sono tante incognite, compresa la scelta della gomma posteriore: sarà cruciale optare per quella giusta”
21 ottobre 2017

PHILLIP ISLAND – Paradossalmente, sembrava più ottimista ieri dopo il 12esimo posto, che oggi dopo il settimo. Forse, venerdì, Valentino Rossi sperava di trovare competitività, ma oggi, probabilmente, si è reso conto che non è così. Eppure, il passo non è così male.

«Anche nel 2016 ero indietro in qualifica, poi feci una gran gara. Oggi, però, non sono veloce come allora, non ci sono le premesse per una rimonta. Sono passato dalla Q1, ho fatto un buon tempo, che ho replicato in Q2: significa che è quello il mio potenziale. Ci sono tante incognite sulla gara, compreso il meteo: influenzerà la scelta della gomma posteriore. Tutti sono più veloce con la soffice, ma è difficile che possa reggere per 27 giri: molto dipenderà dalla temperatura. Con queste moto e queste gomme 2-3 gradi possono fare una grande differenza: ecco perché la scelta del posteriore diventa cruciale. Non siamo lontani, ma nemmeno forti abbastanza per provare a recuperare tanto. Ma non mollo: nella MotoGP di oggi basta poco per migliorare di tanto la situazione, ma anche per peggiorarla. Purtroppo, però, il nostro passo non è niente di speciale».

 

E’ una dichiarazione di resa?

«No, assolutamente! Io continuo a crederci, non molliamo, consapevoli che nella MotoGP di oggi basta poco per migliorare di tanto la situazione, ma anche per peggiorarla. Purtroppo, però, il nostro passo non è niente di speciale».

 

A proposito della scelte della gomme: la Michelin, annunciando il rinnovo fino al 2023, si è vantata di come sia diventata importante la strategia. Sei d’accordo?

«Effettivamente la scelta della gomma conta più che in passato, perché con la Bridgestone, di fatto, eri “obbligato” a usare un certo pneumatico. Adesso, essendoci tre scelte, si possono adattare meglio a ogni singola moto e stile di guida».

 

E se dovesse piovere?

«Nelle FP3, quando c’era tanta acqua in pista, mi sono sentito meglio rispetto a Motegi, ma quando si è asciugata non eravamo a posto. Quest’anno abbiamo cambiato tanti cose sulla moto e nelle situazioni incerte abbiamo ancora poca esperienza. Spero sia asciutto».