MotoGP. Rossi: “Non mi sono accontentato”

MotoGP. Rossi: “Non mi sono accontentato”
Giovanni Zamagni
Alla vigilia, Valentino aveva detto che non sarebbe stato intelligente tentare il tutto per tutto per battere Márquez, ma in gara è andata diversamente. “Il secondo posto non mi interessava, avevo un buon passo”. Sul rivale: “Si merita il titolo, è stato il più costante e veloce”
16 ottobre 2016

Alla vigilia, Valentino Rossi aveva detto che: «Non sarebbe una tattica troppo intelligente rischiare per battere Márquez».

In gara, però, è andata esattamente all’opposto: Valentino ha rischiato per tentare di andare a riprendere il rivale, che al settimo giro era davanti a lui di circa nove decimi. «Ho dato tutto, perché non mi interessava fare secondo» dice Rossi, particolarmente avvilito per il quarto zero in campionato, il terzo a causa di una caduta in gara, dopo quelle di Austin e Assen.

«E’ stato un grande peccato, torno ancora una volta a casa a mani vuote, dopo un fine settimana positivo, una grande pole e un buon passo. Era veloce anche in gara: sarebbe stato difficile battere Márquez, ma ero lì, il nostro passo era simile» si rammarica il pilota della Yamaha.

Un’incertezza in partenza è stata forse decisiva. «Sono scattato bene, ma mi hanno passato in tre e Márquez è stato più veloce di me a sopravanzare Lorenzo. Io ci ho messo un giro in più, ho perso nove decimi e sono stato lì. Poi, sono volato».

Una caduta che Rossi non si spiega, anche se, come al solito, non gli manca l’ironia. «Per tutto il fine settimana ho avuto buone sensazioni con l’anteriore, ma se sono caduto evidentemente un problema doveva esserci. Mi sono reso conto di cadere quando ormai ero già a terra, ma è così per tutti i piloti, altrimenti non cadrebbe nessuno…».

Così, un campionato che sembrava alla sua portata, vista la velocità messa in mostra, è già a casa di Marc Márquez. «Sì, ho fatto troppi errori, c’è stata la rottura del Mugello. Sono stato veloce in ogni pista, ma non sono mai stato realmente in lotta per il campionato (questo, secondo me, non è vero: fino ad Assen Rossi era in corsa per il titolo, NDA). Márquez, comunque, si è meritato il titolo: non solo è stato il più regolare, quello che ha sbagliato di meno, ma è anche quello che ha vinto più gare».

Non rimane che pensare al secondo posto in campionato. «Già, rimane quello: spero in tre belle gare su tre piste molto belle. Anche se mi hanno detto che a Phillip Island oggi c’erano 6 °C: roba da playstation, non da gare di moto…».