MotoGP. Qatar test, i commenti dei piloti dopo il Day3

MotoGP. Qatar test, i commenti dei piloti dopo il Day3
Giovanni Zamagni
Lorenzo davanti a tutti, Rossi messo bene sul passo, Marquez in grande difficoltà. Ducati consistente sulla distanza
4 marzo 2016

LOSAIL Jorge Lorenzo finisce i test invernali così come li aveva iniziati: di gran lunga davanti a tutti. E’ lui il pilota da battere: ma la grande differenza nel singolo giro si riduce – e parecchio – sulla distanza. Marc Marquez: in grandissima difficoltà fino alla caduta, il campione della Honda è tornato ai suoi livelli nel finale, con un sorriso che la dice lunga sul lavoro svolto al box. Prima si è attaccato a Lorenzo («mi scuso, ma in quel momento non avevo altra possibilità»), poi si è ulteriormente migliorato da solo: la crisi è alle spalle? In Casa Ducati qualcuno potrà ironizzare sul secondo tempo ottenuto da Scott Redding («Ha ritrovato il gusto di guidare» commenta soddisfatto il team manager Francesco Guidotti), ma la realtà è che i due piloti ufficiali hanno svolto un altro lavoro e hanno un’altra consistenza sulla distanza. Ancora una volta velocissimo Maverick Vinales con la Suzuki: non è più una sorpresa, ma una conferma.


LORENZO (1° in 1’54”810) “SONO PRONTO, ANCHE FISICAMENTE”

«Ho provato sia le due gomme anteriori (34, più dura, 36, più morbida, NDA) sia le due posteriori (77 più dura, 71 più morbida, NDA): la 36 è migliore per fare il tempo, ma dà qualche problema di “graining” (si formano delle bolle, NDA) sul lato destro. Così per la simulazione gara ho dovuto utilizzare la 34 e non sono stato così efficace come mi sarei aspettato. Per noi della Yamaha ci vorrebbe una intermedia tra le due (teoria confermata anche da Rossi, NDA), vediamo se la Michelin la porterà per la gara (E’ possibile, NDA). Sia qui sia a Sepang sono stato molto competitivo nel giro secco, ma anche il passo è buono. Durante la simulazione, ho trovato Marquez lungo la pista, che mi si è attaccato: ero concentrato a finire la mia prova di durata, altrimenti avrei rallentato. Sono pronto, mi sento bene fisicamente, ma qui la gara sarà difficile, perché su questa pista le Ducati vanno veramente forte».
 


VINALES (3° in 1’55”333): “SONO MOLTO MOTIVATO”

«Ho fatto altre prove comparative, ma ho deciso per il telaio 2015: mi dà molta più sicurezza, mi permette di correggere più facilmente un eventuale errore. L’inverno è stato decisamente positivo: primo a Phillip Island, terzo qui, sempre nelle prime posizioni. Sono molto motivato, io e la squadra abbiamo lavorato benissimo, ma so anche che in gara sarà tutto diverso e più difficile».


MARQUEZ (4° in 1’55”402): “UN CAMBIAMENTO RADICALE”

«Dopo la caduta, sono tornato al box e mi sono arrabbiato: ho detto, così non si può andare avanti. Abbiamo deciso di fare un cambiamento radicale, che prima non avevamo il coraggio di fare: ha funzionato. Fino a stamattina ero piuttosto deluso, ma in queste condizioni si può pensare di puntare al podio e forse anche alla vittoria. Ho anche cambiato il mio stile di guida».


IANNONE (6° in 1’55”508): “MAI STATO COSI’ TRANQUILLO”

«Sono molto contento, sono stati tre giorni importanti, i migliori dall’inizio della stagione. Soltanto la simulazione gara non mi ha completamente soddisfatto, ma sappiamo quale è stato il problema. Poche volte sono stato così tranquillo come lo sono adesso: il potenziale c’è».


DOVIZIOSO: (8° in 1’55”700): “NESSUNO HA LA SITUAZIONE SOTTO CONTROLLO”

«Sono contento del lavoro che abbiamo svolto nei tre giorni. Ancora non è chiaro il potenziale degli avversari, nessuno ha la situazione perfettamente sotto controllo, sono tante le variabili in gioco, ma sicuramente noi siamo veloci: nel week end di gara bisognerà essere bravi ad adattarsi alle circostanze. La mia simulazione di ieri è simile a quella di Lorenzo di oggi: è sempre difficile fare un confronto a distanza, però il dato è sicuramente incoraggiante».

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