MotoGP Indianapolis 2015. Rossi: “Per il podio l'avversario è Pedrosa"

MotoGP Indianapolis 2015. Rossi: “Per il podio l'avversario è Pedrosa"
Giovanni Zamagni
Dopo un venerdì particolarmente difficile, Valentino ha trovato un buon bilanciamento della M1. «Sono ancora un po’ in difficoltà nei cambi di direzione, ma il mio ritmo gara non è male» dice conscio di dover correre in difesa
9 agosto 2015

INDIANAPOLIS – Quarto nelle FP4, ottavo in qualifica: qual è il reale potenziale di Valentino Rossi? Ovviamente, quello delle libere: rispetto a venerdì, la situazione è decisamente migliorata e Rossi non è lontano dal podio.

«Oggi è andata meglio, abbiamo decisamente fatto un passo in avanti nel bilanciamento della moto e il mio ritmo non è male, come conferma il risultato delle FP4, dove tutti girano in configurazione gara. Sarà comunque dura salire sul podio, perché Marquez e Lorenzo vanno fortissimo, ma anche Pedrosa sembra averne un po’ più di me. In più, dovrò partire dalla terza fila, perché in qualifica non sono stato abbastanza bravo. Ho fatto un buon giro con la prima gomma morbida (Valentino era terzo, NDA), ma con la seconda ho sbagliato tattica, avrei dovuto aspettare di più ai box, invece sono entrato nel traffico e non sono riuscito a migliorarmi. Il mio passo è buono, ma non certo fantastico, quindi partire dalla terza fila complica la situazione».

Dove sei ancora in difficoltà?
«Nel T2 non riesco a far girare bene la moto: se miglioriamo un po’ nei cambi di direzione possiamo fare bene. Credo sia possibile: del resto, se vado forte negli altri settori, non vedo perché non ci posso riuscire in quel tratto di pista… Sicuramente le difficoltà sono superiori alle aspettative, in gara sarà più dura che nel 2014: bisogna portare a casa più punti possibile».

Perché venerdì hai avuto così tante difficoltà?
«Abbiamo sbagliato a utilizzare lo stesso assetto delle gare precedenti, ma questa è una pista completamente differente dalle altre».

Marquez e Lorenzo sembrano avere un altro passo, mentre Pedrosa ce l’ha simile al tuo: è così?
«Marquez quando spinge riesce anche a fare degli 1’32”, mentre Jorge e Dani sono solo un po’ più veloci di me: diciamo che se l’obiettivo è salire sul podio, Pedrosa è il problema più grande, va un pelo più di me. Ma ci dobbiamo provare».

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