MotoGP. Il "mistero" delle cadute

MotoGP. Il "mistero" delle cadute
Giovanni Zamagni
“Sono scivolato e non so perché, ho fatto tutto esattamente come il giro precedente”: è una frase classica, che i piloti hanno sempre detto. Ma quest’anno lo ripetono in continuazione: l’ultimo caso quello di Valentino Rossi a Motegi. Perché è così difficile capire il limite?
20 ottobre 2016

PHILLIP ISLAND – Cadi, senza sapere perché. Lo ha detto - e lo ha ribadito – anche Valentino Rossi, uno che solitamente non cerca scuse e sa sempre quello che succede. «Quando un pilota cade è perché ha fatto un errore, ma io, sinceramente, non so quale» ha detto tra lo sconsolato e il preoccupato. Per poi aggiungere: «E’ chiaro che il problema dell’anteriore è difficile da risolvere: noi spingiamo, perché per essere competitivo devi naturalmente sempre andare al 100%, e per la Michelin non è facile trovare la soluzione. Ma non mi ricordo quando (nei test di Brno, NDA), avevamo provato una gomma anteriore per il 2017 che sembrava funzionare bene».


VIÑALES (E NON SOLO) D’ACCORDO CON ROSSI

Un po’ tutti i piloti sono d’accordo con Valentino: non si può fare niente per evitare una scivolata. Lo ha detto tante volte il suo compagno di squadra Jorge Lorenzo, lo conferma anche Maverick Viñales. «Non senti l’anteriore. Con la Bridgestone, quando si chiudeva davanti, lo avvertivi sul manubrio, mentre con la Michelin non senti proprio niente: non te ne accorgi e voli via. Devi essere perfetto in ogni giro: basta andare di poco fuori traiettoria, cambiare il punto di frenata di pochi metri per finire a terra».


PETRUCCI: “CADI CON IL GAS IN MANO”

Danilo Petrucci spiega cosa avviene quando si perde l’anteriore. «La gomma perde aderenza quando smetti di dare carico sull’anteriore, ovvero quando riprendi in mano il gas, quando hai effettuato più del 50% della curva. Ti sorprende perché a quel punto, per il pilota, la fase critica è terminata, avviene nella seconda parte della piega, quando non c’è più carico statico sull’anteriore».


DOVIZIOSO: “LA PERDI VELOCEMENTE”

Secondo Andrea Dovizioso, si può parlare di due cause: «1) E’ poca la quantità di gomma a terra quando c’è pressione (in frenata, NDA); 2) Una carcassa abbastanza morbida, accoppiata alla mescola posteriore che garantisce molto grip, fa sì che ci metti di più ad arrivare al limite, ma quando ci arrivi, perdi molto velocemente il controllo. Fino a un certo punto senti una grande tenuta, poi, improvvisamente, la perdi».