MotoGP, Marquez in pole a Sepang

MotoGP, Marquez in pole a Sepang
Giovanni Zamagni
Pole position per Marc Marquez, davanti a Dani Pedrosa e Jorge Lorenzo. Quinto posto per Andrea Dovizioso, sesto Valentino Rossi, in una giornata soffocante con 58 °C sull’asfalto | G. Zamagni, Sepang
25 ottobre 2014

SEPANG – Pole position per Marc Marquez, davanti a Dani Pedrosa e Jorge Lorenzo. Quinto posto per Andrea Dovizioso, sesto Valentino Rossi, in una giornata soffocante con 58 °C sull’asfalto.


Fa caldissimo a Sepang: si fatica a respirare, figurarsi a guidare una MotoGP. Sembra impossibile scendere sotto il muro dei due minuti, invece ci riescono entrambi i piloti HRC: 1’59”791 per Marc Marquez, 1’59”973 per Dani Pedrosa.


«Solitamente questi tempi si fanno in inverno al mattino, quando è più fresco» si stupisce giustamente Pedrosa. Ma Marquez ha alzato l’asticella a livelli spaventosi e se vuoi stargli dietro dei raggiungere traguardi prima impensabili: il livello della MotoGP è davvero spaventoso. Così fa ancora più specie che un solo pilota sia riuscito a conquistare 13 pole positions in 17 GP: per Marquez è l’ennesimo primato, che batte il precedente di 12 di Mick Doohan e Casey Stoner.

L’UOMO DEI RECORD

Se si aggiunge che a Sepang nessuno – nemmeno nelle prove invernali – aveva mai girato in 1’59”791, ecco che Marquez diventa sempre più il pilota dei record.


«Bello conquistare la pole su questo tracciato e in queste condizioni. Qui va molto forte anche Dani (Pedrosa, NDA), sarà una gara tosta» dice visibilmente soddisfatto. Domani sarà indubbiamente un GP difficile se continuerà a fare così caldo: siamo al limite della sopportazione fisica. Ma Marc non sembra preoccuparsene più di tanto, anche se nelle FP4 è finito a terra un’altra volta, fortunatamente senza conseguenze.

LORENZO PIU’ DI PEDROSA

Al terzo posto un Lorenzo decisamente pimpante.

«Mi aspettavo che le Honda sarebbero state quasi imbattibili, perché loro soffrono meno le alte temperature: hanno più trazione e accelerazione, per noi è difficile stargli dietro. Ma per la gara siamo a posto» è la corretta analisi di Jorge, che nelle FP3 e nelle FP4 ha dimostrato di avere il passo più costante, con una serie di giri mediamente più veloci di 1-2 decimi rispetto a quelli di Pedrosa, anche lui molto costante. Lo è stato anche Marquez, che dopo essere scivolato nelle FP4, è risalito in sella e al primo giro tirato ha fatto 2’01”620, per poi girare in 2’01”593, 2’01”548, 2’01”413. Tempi da riferimento, ma Lorenzo ha fatto più giri consecutivi: la tenuta alla distanza sarà la chiave del GP.
 


DOVIZIOSO E ROSSI IN SECONDA FILA

Al quarto posto, Stefan Bradl, che ha sfruttato al meglio il riferimento di Marquez: al suo fianco avrà Andrea Dovizioso e Valentino Rossi. Per il Dovi una buona prestazione in assoluto e un passo più che discreto evidenziato nelle FP4, per Valentino un netto passo in avanti dopo le grandi difficoltà di venerdì. Ma Rossi non è ancora completamente a posto: il suo passo è, al momento, più lento rispetto a quello del compagno di squadra di almeno un paio di decimi e nel finale delle FP4 Valentino è anche scivolato alla curva numero 5, un punto da 3, 4 marcia piuttosto veloce. Rossi, fortunatamente, non si è fatto nulla, ma è evidente che non è ancora perfettamente centrato con la messa a punto.

IANNONE A CASA, ESPARGARO A RIPOSO

Dopo la caduta di ieri, causata da un sbaglio in frenata di Marquez all’ultima curva, Andrea Iannone ha dovuto arrendersi: troppo forte il dolore al gomito sinistro, colpito dalla Honda di Marc. «Non ho forza, non ce la faccio a guidare: correre sarebbe pericoloso» ha detto Andrea, che stasera tornerà in Italia per fare lastre più accurate e cominciare il recupero in vista dell’ultimo GP di Valencia. Davvero una brutta botta per Iannone, già malconcio per la caduta di Phillip Island: speriamo riesca a riprendersi. Brutta caduta anche per Pol Espargaro: nelle FP3, un detrito è finito nel radiatore dell’olio, con fuoriuscita di liquido. Pol non se ne è accorto e nonostante le ampie segnalazioni di Scott Redding – la Yamaha fumava in maniera evidente – ha continuato a tirare, ma quando è arrivato alla prima staccata, la gomma posteriore ha perso immediatamente aderenza a causa dell’olio finito sul battistrada. Espargaro è volato in aria, ricadendo poi pesantemente sull’asfalto: se l’è cavata con una frattura del secondo metatarso del piede sinistro. Non ha effettuato le qualifiche, ma domani dovrebbe essere regolarmente al via: scatterà dalla 12esima posizione.

CLASSIFICA

Pos. Num. Pilota Nazione Team Moto Km/h Data e ora Distanza1Prev./st
1 93 Marc MARQUEZ SPA Repsol Honda Team Honda 327.4 1'59.791  
2 26 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team Honda 329.1 1'59.973 0.182 / 0.182
3 99 Jorge LORENZO SPA Movistar Yamaha MotoGP Yamaha 324.8 2'00.203 0.412 / 0.230
4 6 Stefan BRADL GER LCR Honda MotoGP Honda 327.6 2'00.472 0.681 / 0.269
5 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Ducati Team Ducati 327.3 2'00.703 0.912 / 0.231
6 46 Valentino ROSSI ITA Movistar Yamaha MotoGP Yamaha 322.0 2'00.740 0.949 / 0.037
7 41 Aleix ESPARGARO SPA NGM Forward Racing Forward Yamaha 315.1 2'00.801 1.010 / 0.061
8 35 Cal CRUTCHLOW GBR Ducati Team Ducati 325.6 2'01.119 1.328 / 0.318
9 38 Bradley SMITH GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 325.4 2'01.263 1.472 / 0.144
10 19 Alvaro BAUTISTA SPA GO&FUN Honda Gresini Honda 322.5 2'02.294 2.503 / 1.031
11 7 Hiroshi AOYAMA JPN Drive M7 Aspar Honda 313.4 2'10.568 10.777 / 8.274
  44 Pol ESPARGARO SPA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha
 

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