MotoGP, Australia 2015. Le pagelle di Phillip Island

MotoGP, Australia 2015. Le pagelle di Phillip Island
Giovanni Zamagni
Marquez 10 e lode! A Iannone un bel 10, mentre ai piloti Yamaha: 7 per Lorenzo e 6 per Rossi. 8 a Vinales e 7 a Bautista
19 ottobre 2015

MARC MARQUEZ VOTO 10 E LODE

Quello che ha fatto nell’ultimo giro ha dell’incredibile, fuori dal normale: un giro da qualifica, ma dopo 27 passaggi, con due sorpassi e mezzo e un controllo della moto totale. Un po’ come aveva fatto ad Assen per annullare il distacco da Rossi: allora la sua impresa si era fermata al secondo posto, questa volta è arrivata la vittoria. D’accordo, non aveva nulla da perdere e troppe volte, in passato, è caduto proprio per aver esagerato: ma quando rimane in piedi è da pelle d’oca. Tutti in piedi ad applaudire.

 

JORGE LORENZO 7

Premesso che i primi quattro piloti meriterebbero dieci, a prescindere, per lo spettacolo offerto, ancora una volta si può criticare la prestazione del campione della Yamaha, perfetto fino all’ultimo giro. Poi, negli ultimi 4,4 km, lo spagnolo è entrato in modalità “conservativa” dilapidando un vantaggio enorme, fino a subire, senza alcuna reazione, il sorpasso di Marquez. Per certi versi una sconfitta sconcertante.
 


ANDREA IANNONE 10

Solo lui può superare Marquez e Rossi in una sola curva: la sua condotta di gara è sempre esaltante, entusiasmante per la carica agonistica che ci mette. Ma non solo, perché a Phillip Island, Iannone ha dimostrato anche controllo, intelligenza, immediata capacità di reazione, adattamento, nessun timore reverenziale: qualità da campione vero.

 

VALENTINO ROSSI 6

In queste sfide solitamente si esalta, ma questa volta non riesce neppure a salire sul podio, venendo battuto all’ultimo giro, come era già successo ad Aragon con Pedrosa. D’accordo, la sua Yamaha era lenta in rettilineo, Iannone è stato particolarmente bravo, ma nel passaggio finale ci si aspettava quanto meno il terzo posto. E sabato, lui e la squadra, per sua stessa ammissione, hanno fatto troppi errori.
 


DANI PEDROSA 6

Limita i danni su una pista a lui particolarmente indigesta: il distacco dai primi è contenuto, la sua è stata comunque una gara positiva, anche se, in realtà, non è mai stato protagonista, né in prova né in gara.

 

MAVERICK VINALES 8

Ecco un altro che sta mettendo in grandissima difficoltà il compagno di squadra: al debutto in MotoGP sta dimostrando di essere un ottimo pilota, sicuramente il giovane di maggior talento della categoria. In Australia si è sempre esaltato e l’ha fatto anche domenica: è il pilota del futuro.

 

CAL CRUTCHLOW 5,5

Attendeva questa gara con grandi speranze: rispetto al solito è riuscito a contenere il distacco dai primi, ma è l’unica nota positiva. Qui l’anno scorso, con la Ducati, aveva fatto faville, quest’anno, con la Honda, uno scialbo compitino. Scelta sbagliata.

 

POL ESPARGARO 5

L’unica nota positiva è che, questa volta, arriva davanti al compagno di squadra: non basta per guadagnarsi la sufficienza.

 

ALEIX ESPARGARO 4

E’ il più esperto del box, ma il “pivello” al suo fianco lo ha surclassato in tutto.

 

BRADLEY SMITH 4

Dopo lo spettacolare podio di Misano sembra tornato ai livelli più bassi dello scorso anno. Involuto.

 

SCOTT REDDING 4

E’ nell’anonimato più assoluto: ti accorgi che c’è soltanto scorrendo la classifica.
 


DANILO PETRUCCI 5

Può dire di aver battuto Dovizioso con la GP15, ma di questi tempi, purtroppo, non è una grande impresa.

 

ANDREA DOVIZIOSO 4

Andrea si è perso, si è perso, e non sa tornare (cit.). D’accordo, Phillip Island non gli piace, ma il confronto con il compagno di squadra è avvilente: ma stiamo parlando dello stesso pilota capace di conquistare quattro fenomenali secondi posti nelle prime cinque gare? Distrutto psicologicamente.

 

ALVARO BAUTISTA 7

Dato che il primo confronto è quello con il compagno di squadra, il suo è stato un GP di assoluto valore.

 

STEFAN BRADL 4

Per lui, ovviamente, vale il discorso opposto fatto per Bautista.

 

HONDA RC213V VOTO 9

E’ vero che quando Marquez guida così copre un sacco di “magagne”, ma su questa pista la Honda è sembrata complessivamente competitiva.

 

YAMAHA M1 VOTO 8,5

Troppo lenta in rettilineo, meno efficace del solito in percorrenza. In ogni caso è sempre competitiva.
 


DUCATI GP15 VOTO 8,5

In frenata ai tornantini, alla 4 e alla 10, sembrava un po’ in difficoltà: Iannone faticava un bel po’ a rallentare la moto. Per tutto il resto, però, è sembrata molto competitiva, addirittura debordante in rettilineo: in Ducati dicono di no, ma i 2 litri in più nel serbatoio aiutano.

 

SUZUKI GSX-RR VOTO 8

La migliore prestazione dall’inizio dell’anno: sicuramente Vinales ci ha messo molto di suo, ma la Suzuki, questa volta, l’ha ben supportato.

 

APRILIA RS-GP VOTO 5

Due punti conquistati (senza ritiri importanti) e un distacco leggermente inferiore rispetto al solito: non c’è da esaltarsi, ma è comunque un piccolo passo in avanti.