MotoGP 2018. Le pagelle del GP del Qatar

MotoGP 2018. Le pagelle del GP del Qatar
Giovanni Zamagni
Lode a Dovizioso e nove per Márquez e Rossi. Otto a Crutchlow e Petrucci. Quattro a Lorenzo e Iannone
19 marzo 2018

ANDREA DOVIZIOSO - VOTO 10 E LODE

La perfezione non è di questo mondo, ma il Dovi ci sta andando vicino. Difficile dire se sia più straordinario il come ha saputo gestire la pressione del favorito assoluto, oppure come ha mantenuto la calma nonostante una partenza disastrosa; ma anche come riesca a rimanere lucido quando viene attaccato in quel modo. Riassumendo: un grandissimo campione. Grazie


MARC MÁRQUEZ - 9

Per la terza volta – su tre – prende paga da Dovizioso in volata, ma anche in questa occasione, come era già successo in Austria e in Giappone nel 2017, bisogna premiare la sua voglia di provarci sempre e comunque, la sua capacità di controllare la moto oltre ogni limite. Questa volta il sorpasso gli era quasi riuscito, ma il quasi non cambia la grandezza della sua gara. Sempre lui.


VALENTINO ROSSI - 9

E’ rimasto attaccato in ogni modo alla coppia Dovizioso/Márquez, nonostante ne avesse decisamente di meno, sempre al limite, specialmente con la gomma anteriore. Su questa pista è sempre andato forte, ha sempre fatto delle gran gare: la sua velocità non è in discussione. Infinito.


CAL CRUTCHLOW - 8

Un bella gara, consistente, veloce, senza errori. Con questa moto si trova decisamente meglio che con la 2017. Questa volta, convincente.
 


DANILO PETRUCCI - 8

Era partito con l’obiettivo di salire, come minimo, sul podio, ma il suo quinto posto è tutt’altro che deludente. Ha dimostrato di essere maturato rispetto al 2017: dietro alle sue prestazioni c’è lavoro e metodo, non solo istinto. In crescita.


MAVERICK VIÑALES - 6

Peccato per le qualifiche (voto 5): fosse partito più avanti, avrebbe veramente potuto lottare anche con i primi. Ha finalmente trovato la sua strada? Iniezione di fiducia.


JORGE LORENZO - 4

La caduta non è colpa sua, tutto il resto sì: è stato costantemente il più lento tra i piloti Ducati ufficiali. Adattamento infinito.


DANI PEDROSA - 5

D’accordo, lui fatica con la gomma dura anteriore e con la Honda non si può usare altro, ma la sua prestazione è stata nettamente inferiore non solo a quella di Márquez, ma anche di Crutchlow. Come dire: sempre il solito.


JOHANN ZARCO - 5

Personalmente non credo che la sua sia stata una tattica suicida: anche in prova si era visto che non aveva il ritmo per salire sul podio (lo aveva dichiarato lui stesso). Sicuramente, rimanendo al comando per 17 giri non ha preservato le gomme, specie l’anteriore, ma secondo me il suo risultato non sarebbe cambiato granché con una condotta più prudente. Comunque veloce.


ANDREA IANNONE - 4

Anche su una pista amica, purtroppo, non è stato all’altezza della situazione, prendendo sempre paga dal compagno di squadra. Doveva far meglio.


JACK MILLER - 5

Una gara non troppo esaltante, dopo un inverno che faceva sperare in qualcosa di meglio.


FRANCO MORBIDELLI - 7

Nel complesso una buona prestazione: chi era al debutto come lui è finito lontanissimo.


ALEIX ESPARGARÓ - 6

E’ stato tradito dalla pompa della benzina all’ultimo giro, ma la sua è stata una gara dignitosa.


ALEX RINS - 6

D’accordo, ha sprecato tutto cadendo al 13esimo giro mentre si trovava in settima posizione, ma questi errori fanno parte del percorso di crescita di un pilota. A mio modo di vedere, conta molto di più la velocità messa in mostra. In fase di apprendimento.
 


DUCATI DESMOSEDICI GP18 - VOTO 9

Qui è stata la moto di riferimento.


HONDA RC213V - VOTO 8,5

La crescita rispetto al 2018 su questa pista è stata evidente. Una brutta notizia per i rivali: cosa farà in circuiti più congeniali?


YAMAHA M1 - VOTO 8

Non è a livello di Honda e Ducati, ma non è nemmeno così lontana. Adesso bisogna vedere cosa accadrà cambiando pista.


SUZUKI GSX-RR - VOTO 8

Su questa pista è parsa di ottimo livello.


APRILIA RS-GP - VOTO 5

Purtroppo conferma le sensazioni emerse durante i test: è migliorata meno di quanto lo abbiano fatto i rivali.


KTM VOTO - 5

E’ quasi ingiudicabile: Espargaró non è al meglio ed è anche caduto (era 16°), Smith, purtroppo, è in grande difficoltà con la MotoGP.

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