MotoGP 2017. Viñales: "Potevo battere anche Márquez"

MotoGP 2017. Viñales: "Potevo battere anche Márquez"
Giovanni Zamagni
Al suo secondo successo consecutivo, il pilota della Yamaha afferma che avrebbe potuto farcela anche se il rivale della Honda non fosse caduto. "Avevo del margine da gestire"
10 aprile 2017

TERMAS DE RIO HONDO – Sembrerà strano, ma Maverick Viñales è sorpreso di aver vinto il secondo GP consecutivo: eppure, da quando è salito sulla Yamaha il suo dominio è netto ed evidente. Il successo è una logica conseguenza di un pacchetto moto-pilota che sta funzionando come meglio non potrebbe.


«Quasi non credo a quello che stiamo facendo, la squadra meglio di così non può fare: il mio successo è anche il loro. Dopo il warm up sapevo di poter stare davanti, ma quando ho visto cadere Márquez ho cercato di stare tranquillo. Crutchlow e Rossi, però, erano sempre lì: ho provato a spingere un po’ di più ed è arrivato un altro successo: incredibile...».


Che gara è stata?

«Complicata. Sono partito bene, ma Márquez stava spingendo fortissimo. Io ho pensato a tenere il mio ritmo e quando l’ho visto cadere ho pensato soprattutto a portare a casa più punti possibile: ne sono arrivati 25…».


E’ stato difficile mantenere la concentrazione quando eri primo con un po’ di vantaggio?

«Ho pensato tanto sulla moto: come usare le mappe, come gestire le gomme. Ma la mia M1 funzionava in maniera incredibile, il team sta veramente facendo qualcosa di straordinario».

 

Un anno fa, su questo circuito, sei caduto: potevi immaginare di trovarti in questa posizione dopo 12 mesi?

«Assolutamente no, anche perché in Argentina su tre gare disputate prima di questa non ne avevo finite due. Sto vivendo un sogno: è vero che sono sempre andato forte in inverno, sono molto motivato, ma due vittorie consecutive erano difficili da preventivare. E possiamo ancora migliorare».


Tra i due successi, quale ti dà più gusto?

«Questo, perché mi sono trovato molto bene sulla moto, meglio che in Qatar: questa volta ho potuto sfruttarla al 100% e conquistare 25 punti importanti per il campionato».


Credi che avresti potuto riprendere Márquez?

«Sarebbe stato difficile, perché stava andando veramente forte, ma sinceramente credo di sì: avevo un po’ di margine da gestire, mi sentivo veramente bene con la mia moto».


Adesso si va ad Austin, a “casa” di Márquez…

«Lui è velocissimo lì, ma Austin è anche uno dei miei circuiti preferiti: ci sono tante curve veloci e cambi di direzione. Credo si possa fare bene».

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