MotoGP 2017. Márquez : "Oggi più importante di domani: pole fondamentale”

MotoGP 2017. Márquez   : "Oggi più importante di domani: pole fondamentale”
Giovanni Zamagni
Al di là della scivolata, Marc è molto soddisfatto di come sta andando: “Il mio obiettivo era conquistare la prima fila: ho fatto anche di più. Dovizioso è nono, e ci sono almeno tre/quattro piloti più costanti di lui: non bisogna però perdere la concentrazione”
11 novembre 2017

SEPANG – Fino ad ora è andato tutto come aveva previsto, pole e cadute comprese. Giustamente, Marc Márquez può essere soddisfatto.

«Oggi era forse più importante di domani: il mio obiettivo era conquistare la prima fila, per togliere un po’ di rischio per domani. Certo, una prima fila con Márquez, Zarco e Iannone è tutt’altro che sicura…» scherza Márquez, a conferma di uno stato d’animo sereno.

«Sono molto contento di questa pole, anche perché è la 73esima della mia carriera, come il numero di mio fratello Alex (in pole pure lui in Moto2, NDA). Ho un grande ritmo, ma in qualifica ho fatto un errore per cercare di migliorare ulteriormente. Domani speriamo che il tempo sia stabile come lo è stato in questi giorni; anche il warm up lo farò come sempre, “Marquez style”, poi bisognerà adattarsi alla situazione. Sono caduto due volte in questi giorni, sempre per aver provato a spingere troppo. Abbiamo un buon ritmo, ma domani bisognerà mantenere la stessa concentrazione di sempre».


Senti la tensione?

«Siamo umani, è chiaro che stanotte sarà più difficile dormire, ma sarei più nervoso se Dovizioso fosse stato in pole e io in nona posizione…».


Dopo la caduta hai avuto quasi un gesto di stizza nei confronti della gomma anteriore: cosa è successo?

«In realtà era verso di me. Prima di uscire dal box sapevo che la curva 4 sarebbe stata un punto critico, perché per la gomma posteriore il giro buono era il primo, ma non per l’anteriore. Ha chiesto al mio capo tecnico cosa fare, lui mi ha detto “vedi tu”. Ho deciso di spingere lo stesso e sono caduto: non ce l’avevo con la gomma, ma con me».


Lorenzo ha detto che nel 2013, quando vi siete giocati il mondiale qui, ha provato a rallentare il ritmo per tenere compatto il gruppo; può succedere anche domani?

«Lui era stato il più veloce in qualifica e aveva un gran passo, cosa che non ha Dovizioso. Non credo che succederà qualcosa come nel 2013; io voglio pensare a me, stare calmo, essere in grado di gestire ogni situazione».


Vorrai sapere la posizione di Dovizioso?

«Domani è importante sapere dov’è Andrea, ma è inutile pensare a una strategia extra. Dopo il warm up faremo il punto della situazione, ma non è questo l’aspetto più importante: conta di più il mio livello, quello che riesco a fare».

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