MotoGP 2017. Márquez: "Ero in difficoltà, ma ho pensato di vincere"

MotoGP 2017. Márquez: "Ero in difficoltà, ma ho pensato di vincere"
Giovanni Zamagni
Quattro vittorie negli ultimi sei Gran Premi, un secondo posto e una rottura del motore. sembra che Márquez stia navigando verso il suo quarto titolo mondiale. Per questo ci ha sorpreso quando, dopo la gara, ha affermato che non si è mai sentito a proprio agio sulla moto durante la competizione
24 settembre 2017

«La realtà è che non so quello che è successo durante tutto il fine settimana. Sembrava che ieri pomeriggio andassi un pochino meglio, stamattina anche mi sentivo bene, però da quando sono sceso in pista non ero molto a posto con la moto. Ero in quel momento in cui pensavo di finire nei box perchè non mi trovavo a mio agio, ma per il semplice fatto di correre in uno dei miei circuito preferiti, di stare davanti alla mia tifoseria e di giocarmi il titolo, ho tirato fuori una motivazione in più e ho combattuto fino alla fine».

 

Si puo dire che oggi hai vinto per Marc, più che per la moto?

«Bene, è chiaro che ci sono gare in cui il setting è perfetto e gare in cui hai più difficoltà, però bisogna provare ad essere abili e adattarsi ai problemi e cercare di risolverli. Forse ero io, e non per la moto, che non riuscivo ad essere a mio agio, non ho guidato nella maniera migliore. Poteva anche essere il pneumatico anteriore. Il posteriore credo che fosse buono per il mio stile di guida, mentre l’anteriore a sinistra era perfetto ma a destra mi ha fatto soffrire molto».

 

La curva 12 ti ha dato problemi un'altra volta.

«Si è una crociata questa curva (ride). In gara stavo cercando di gestire il campionato, però quando sei a casa vuoi sempre dare qualcosa in più, e dopo la rimonta volevo passare veloce per aprire un buco perchè temevo Dani e un pò anche Viñales. Provando a sorpassare Valentino, non mi aspettavo che avrebbe chiuso cosi tanto, ho lasciato il freno per evitare il contatto e poi ho dovuto lasciare più freno anche per evitare il contatto con Jorge, e mi sono detto: “Giriamo, non so dove ma giriamo. Ho perso molto tempo ma devo rimontare».

 

È stato un fine settimana molto positivo, vi siete posti leader in tutto: nel campionato dei piloti, delle case e dei team.

«E’ stato un fine settimana molto positivo. Rispetto a ieri, oggi è andata molto bene. È chiaro che per il team il primo e il secondo posto è molto importante, soprattutto per me e per il campionato. Viñales ha fatto quarto e Dovizioso settimo. Se mi avessero detto che sarei andato via da qui con un vantaggio di 16 punti, avrei firmato subito».

 

Il secondo sorpasso su Rossi e Lorenzo è stato molto preciso e ben riuscito. Cosa hai pensato mentre lo facevi, perchè è stato così stretto?

«Come dicevo, dovevo farlo stretto perchè se no mi avrebbero passato. Sopratutto, l’errore che ho commesso mi ha fatto andare fuori pista, mi ha fatto resettare un pò. Ho schiacciato il pulsante nel casco e ho fatto il reset (ride), ho provato a calmarmi un pò perchè sarei potuto cadere facilmente».

 

Sapevi che pneumatici dovevi usare?

«A mezzogiorno in punto abbiamo deciso (ride di nuovo). Quando ho terminato il warm-up mi sono cambiato, e quando ci siamo seduti ho detto che se si fosse alzata la temperatura saremmo usciti con gli pneumatici duri».

 

Questo è uno dei tuoi circuiti preferiti, era il luogo giusto per attaccare...

«L’ho affrontato cosi, l’avevo detto nella conferenza stampa di giovedi che era uno dei miei circuiti preferiti, però onestamente pensavo che andasse un pò meglio, che potessi essere un pò più a mio agio, ma quest’anno in alcuni circuiti ho sofferto molto, come in Austria. Siamo andati molto meglio di quanto speravo. Anche il fatto di non avere molto tempo per mettere la moto a punto mi ha svantaggiato, anche se non ci sono scuse, perchè tutti hanno avuto lo stesso tempo: però a noi ha pesato, perchè non siamo scesi nel migliore dei modi».

 

Sei il leader del campionato e il candidato alla vittoria del titolo. Cosa credi che possano pensare i tuoi rivali?

«Per ora sono quello che ha più zeri e più vittorie. Devo provare a gestire il tutto nel modo migliore. Devo essere costante ma continuare rischiando, perchè alla fine si deciderà tutto per poco. Ora arrivano i circuiti dove le Ducati e le Yamaha sono favorite, ma la cosa importante e che mi fa stare più tranquillo è che da Montmelò (salvo a Silverstone dove si è rotto il motore) sono sul podio nonostante le diverse condizioni e i circuiti differenti, e questo è il livello che vogliamo mantenere da qui sino alla fine del campionato».