MotoGP 2017. Lorenzo: “In crescita”. Dovizioso: “Non malissimo”

MotoGP 2017. Lorenzo: “In crescita”. Dovizioso: “Non malissimo”
Giovanni Zamagni
Per la prima volta, Jorge accede alla Q2, batte il compagno di squadra ed è il miglior pilota Ducati sullo schieramento. “Sono più aggressivo e a mio agio: il risultato è una conseguenza. Obiettivo? Finire la gara…”. Tanti problemi per Andrea
22 aprile 2017

AUSTIN – Sorride Jorge Lorenzo ed è giusto che sia così: per la prima volta in Q2 nel 2017, per la prima volta davanti al compagno di squadra, per la prima volta migliore Ducati (6°) sullo schieramento di partenza. Giusto, quindi, che Jorge sorrida.


«Sono una persona sincera, ho sempre detto che avevo bisogno di fare chilometri con questa moto. Nelle prime due gare, per diversi motivi, non ci sono riuscito, mentre qui ho potuto fare più strada e più giri, prendendo sempre più confidenza con questa moto, molto differente da quella che ho guidato fino all’anno scorso».


E’ quindi un sesto posto di valore?

«Più della posizione, conta la sensazione: adesso riesco a essere più aggressivo, mi sento più a mio agio con la moto, posso spingere di più. La posizione finale è una conseguenza di tutto questo: adesso bisogna capire quale sarà il mio ritmo in gara».


Qual è l’obiettivo?

«Principalmente fare chilometri, riuscire a tenere un buon ritmo. Non posso, non riesco a fare pronostici, ci sono troppi fattori che possono incidere e che ancora non conosco bene con la Ducati. Se in Argentina non fossi caduto, si poteva rischiare un po’, ma voglio finire il GP a tutti i costi».


Tutti dicono che sarà una gara faticosa fisicamente; sei preoccupato, considerando la “fisicità” della moto?

«Questa è la pista più faticosa di tutto il campionato, ma io sono al meglio fisicamente: nella mia carriera non sono mai stato così in forma. Spero di poter tenere un buon ritmo per tutta la gara. Adesso sono più vicino al limite, posso pilotare con maggiore decisione».


La morbida posteriore può essere un’opzione per la gara?

«Con questa moto sì. Ma molto dipenderà dalla temperatura di domani».
 


DOVIZIOSO: “PODIO DIFFICILE, MA NON IMPOSSIBILE”

Andrea Dovizioso, invece, ha finito settimo una giornata piuttosto complicata: una caduta nelle FP3 (come Lorenzo), due problemi tecnici su due moto differenti nelle FP4, un giro non perfetto in Q2.


«E’ stata una giornata particolare, non facile da gestire. Le FP3 erano davvero complicate per il freddo e io ho fatto un errore, come lo hanno fatto in tanti. Nelle FP4 abbiamo avuto due piccoli problemini, di fatto ho avuto il tempo per fare solo un’uscita ma siamo migliorati. Di questo sono soddisfatto».


Obiettivo?

«Non abbiamo la velocità per giocarci il podio, ma questa è una gara complicata, possono accadere tante cose, quindi non è impossibile. Certo, Vinales e Marquez sono su un altro pianeta».


Sarà un problema partire dalla terza fila?

«In Q2 non sono stato impeccabile, ho fatto un errore con la seconda gomma e non sono riuscito a migliorare il tempo ottenuto con la prima. Peccato, ma con una buona partenza si può rimediare».


Cosa è successo esattamente nelle FP4?

«Niente di che, due piccoli problemi. La cosa curiosa è che mi è successo nello stesso punto, nella stessa curva e son stato riportato ai box dallo stesso “marshall”: diciamo che non era esattamente velocissimo, bisogna migliorare un po’ sotto questo aspetto».


Non è deludente il settimo posto su questa pista?

«Prima di arrivare qui speravo di fare molto meglio, ma venerdì ci siamo resi conto che siamo in difficoltà. Tutto sommato, non è così male quello che abbiamo fatto».


Ti sorprende la prestazione di Lorenzo?

«No: Jorge è uno dei migliori a fare il tempo con la gomma morbida, lo è sempre stato dai tempi della 250 e si è ulteriormente affinato. Inoltre, sta prendendo più confidenza con la Ducati: non è una sorpresa quello che ha fatto».


Anche per te la gomma soffice può essere un’opzione?

«Sì se la temperatura sarà come oggi».