MotoGP 2017. Il Day 2 in 5 frasi

MotoGP 2017. Il Day 2 in 5 frasi
Giovanni Zamagni
Ripercorriamo quanto è accaduto a Losail attraverso i commenti più interessanti, curiosi e divertenti dei protagonisti
12 marzo 2017

LOSAIL – Ripercorriamo quanto è accaduto a Losail attraverso i commenti più interessanti, curiosi e divertenti dei protagonisti.


NUMERO 5 - MARQUEZ: «Viñales è stato nettamente il più veloce, ma non sono lontano e non ho montato la gomma morbida. Questa non è una pista a noi favorevole, perché ci sono tante accelerazioni e tanta percorrenza di curva: qui un podio vale come una vittoria, 25 punti a parte, naturalmente…».


NUMERO 4 - DOVIZIOSO: «La classifica non è veritiera: oggi abbiamo trovato condizioni difficili, ma il nostro potenziale è più alto. Tutti mi chiedono della nuova carenatura, ma non sono preoccupato di quello, piuttosto di Viñales: va forte in ogni condizione. E’ lui il mio problema, non la carenatura…».


NUMERO 3 - LORENZO: «Come Márquez, non ho montato la gomma morbida. Alla fine non avevo troppa fiducia con l’asfalto freddo, ma le mie sensazioni sono migliori che in altre piste. Domani, probabilmente, farò una simulazione: la Ducati rimane ancora una moto difficile, devo capirla meglio».


NUMERO 2 - IANNONE: «Per andare forte con la Suzuki devi avere lo stile di guida di Viñales: lui frena con la moto dritta, aspetta fino all’ultimo momento per inserire la moto, mentre io, come la maggior parte dei piloti, uso il freno a moto piegata per arrivare a centro curva e poi accelerare. Sto cercando di modificare il mio stile».


NUMERO 1 - GIBERNAU (“coach” di Pedrosa): «Ho detto a Dani che uno vince se è felice, non deve essere il contrario. Se uno è felice solo quando vince, fatica a fare risultato».

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