MotoGP 2017. I temi e le domande alla vigilia del GP d'Olanda

MotoGP 2017. I temi e le domande alla vigilia del GP d'Olanda
Giovanni Zamagni
Super Ducati e crisi Yamaha, si parla soprattutto di questo ad Assen
22 giugno 2017

ASSEN – Dopo due GP consecutivi vinti dalla Ducati, dopo una gara in Catalunya disastrosa per la Yamaha, le attenzioni della vigilia sono soprattutto su questi due temi, con l’ulteriore variabile del meteo, sempre variabile da queste parti: anche oggi, c’è stata un po’ di pioggia. Ecco quali possono essere i motivi d’interesse del GP d’Olanda, ottava prova stagionale.


LA YAMAHA USERA’ IL NUOVO TELAIO?

Sì, sia Rossi sia Vinales proveranno anche qui la ciclistica modificata secondo le indicazioni di Valentino. Entrambi i piloti si sono detti soddisfatti dei due giorni di test effettuati al Montmelò dopo il GP: adesso ci vuole la conferma su un tracciato differente.


QUELLA OLANDESE E’ UNA PISTA CON TANTO O POCO GRIP?

Tanto grip, anche sul bagnato.


IL RETTILINEO PRINCIPALE E’ LUNGO MENO DI 500 METRI: COSA PUO’ FARE LA DUCATI?

Ormai è impossibile fare dei pronostici alla vigilia, molto (tutto?) dipende dall’adattabilità della moto alle gomme. Dopo due GP così positivi, però, viene difficile pensare che la Ducati possa faticare, anche perché il tipo di curve non sembra penalizzare più di tanto la Desmosedici, qui competitiva nel 2016 con l’asciutto (e anche con il bagnato).


IANNONE AVRA’ UN NUOVO TELAIO? PUO’ FARE MEGLIO?

Sì, per entrambe le domande. «La differenza però è minima» sottolinea Andrea, convinto che su questo tracciato la Suzuki possa essere più competitiva: «Non ci sono grandi staccate e si può prendere un buon ritmo». Iannone ammette anche, molto onestamente: «Il potenziale della moto è superiore a quanto si è visto fino adesso».