MotoGP 2017. I commenti dei piloti dopo le prove a Jerez

MotoGP 2017. I commenti dei piloti dopo le prove a Jerez
Giovanni Zamagni
Velocissimo Dani Pedrosa, in crescita Jorge Lorenzo, soddisfatto Danilo Petrucci, sufficientemente tranquillo Maverick Vinales, dubbioso Andrea Dovizioso, poco preoccupato Marc Marquez, in difficoltà Andrea Iannone
5 maggio 2017

JEREZ DE LA FRONTERA – Velocissimo Dani Pedrosa, in crescita Jorge Lorenzo, soddisfatto Danilo Petrucci, sufficientemente tranquillo Maverick Vinales, dubbioso Andrea Dovizioso, poco preoccupato Marc Marquez, in difficoltà Andrea Iannone: questa, in sintesi, la giornata di alcuni protagonisti.


PEDROSA 1° in 1’39”420: “BUONE SENSAZIONI CON LA HONDA 2017”

«Oggi mi sentivo bene con la moto, abbiamo fatto un buon lavoro sia sull’acqua sia sull’asciutto. Domani dovremo concentrarci soprattutto sulla scelta delle gomme, stando ben attenti a non sbagliare strada: con queste moto, basta una piccolissima differenza per migliorare o peggiorare anche di molto la situazione. Rispetto alla RC213V del 2016, quella di quest’anno è più costante, ci sono meno alti e bassi di prestazioni e questo permette di lavorare con più efficacia. Anche con la gomma posteriore mi trovo meglio».


LORENZO 4° in 1’40”291: “NON MALE PER ESSERE UN PILOTA PULITO…”

«Non male per essere un pilota con uno stile pulito e poco aggressivo… Sono stato in prima posizione, in seconda, poi ho chiuso in quarta, ma comunque primo delle Ducati. Adesso, grazie all’uso del freno posteriore, che mai utilizzavo con la Yamaha, sono più efficace in staccata, mentre dobbiamo ancora migliorare nella seconda parte della curva. Il mio istinto è quello di pilotare in maniera differente, ma cresce il mio adattamento alla Ducati: in entrata la moto è molto stabile, ma in uscita di curva dobbiamo stare troppo con il gas chiuso per non andare larghi, fuori traiettoria. Quando ero primo, ero cosciente che non sarei rimasto al comando, perché anche gli altri piloti stavano uscendo con le gomme morbide, ma ero anche consapevole che il mio era un buon tempo in assoluto. E’ una buona posizione, ma quello che conta è il ritmo gara: lì dobbiamo ancora lavorare. L’obiettivo, comunque, è sempre quello di essere il primo pilota Ducati: credo ci sia la possibilità di entrare direttamente in Q2».


PETRUCCI 5° in 1’40”378: “RISCHIOSO ANDARE FORTE”

«E’ stata una giornata un po’ strana e nelle FP2 la pista non è mai asciugata completamente dopo la pioggia del mattino. Era molto rischioso andare forte per le tante macchie di umido: ci ho messo un po’ a trovare il ritmo, ma alla fine abbiamo fatto un buon lavoro. C’è ancora margine e parecchio lavoro da fare, ma sono soddisfatto di quello che abbiamo fatto oggi».


VINALES 6° in 1’40”379: “DAVANTI A ME CHI HA CAMBIATO GOMMA”.

«E’ stata una giornata difficile, c’erano delle chiazze di bagnato che non si vedevano. Per questo sono caduto, ma, a parte questo, è stata una giornata abbastanza positiva. Non ho montato le gomme nuove nel finale, mentre lo hanno fatto tutti i piloti che sono davanti a me: valutare le FP2 è sempre difficile, ma io sono soddisfatto».


DOVIZIOSO 8° in 1’40”428: “SOLO DOMANI VEDREMO LA NOSTRA COMPETITIVITA’”

«Sono contento di aver potuto girare con l’asciutto, anche se le tante chiazze di umido non permettevano di fare le linee normali. Abbiamo però potuto provare un po’ di gomme e questo ci aiuterà nel lavoro di domani. Era difficile vedere le chiazze di umido, bisognava stare attenti a non fare errori. Nel mio giro veloce potevo fare un po’ meglio, ma altri piloti non hanno provato a fare il tempo e sono messi meglio come passo: solo domani capiremo veramente la nostra competitività. Mi sono trovato dietro a Miller e Rossi: il nostro limite più grande rimane a centro curva».


MARQUEZ 14° in 1’40”915: “PEDROSA E’ ISPIRATO…”

«Rispetto all’anno scorso, la nostra moto è più stabile in frenata, ma c’erano alcuni punti un po’ pericolosi e non ho spinto al 100%. La classifica delle FP2 non è completamente veritiera, bisogna capire chi ha montato le gomme nuove (tutti tranne Vinales e Marquez, NDA): io avevo due moto con assetto differente e ho sacrificato il “time attack” per individuare la strada giusta da seguire domani. Diciamo che nelle FP2 ho fatto il lavoro che di solito si fa nelle FP1, ma che oggi non ho potuto fare per la pioggia, con la quale ci siamo trovati bene. Pedrosa è ispirato, si giocherà la vittoria».


IANNONE 16° in 1’41”165: “SIAMO IN DIFFICOLTA’: E’ PALESE”

«E’ stata una giornata difficile, anche se sull’acqua è stata meno complicata del previsto: in Argentina avevamo sofferto di più. Nelle FP2, la pista era un po’ difficile all’inizio, poi è migliorata: sono soddisfatto del comportamento del telaio, mentre facciamo troppa fatica in accelerazione, specie in uscita dalle curve più strette. Si impenna tanto e scivola: speriamo domani di migliorare e recuperare il distacco dai primi. Siamo in difficoltà, è palese: per me è difficile come intervenire sull’elettronica. Credo nel gruppo e nella squadra: torneremo prima o poi nel gruppo dei migliori».