MotoGP 2017, GP d'Argentina. Rossi: "Conta la qualità più che la quantità"

MotoGP 2017, GP d'Argentina. Rossi: "Conta la qualità più che la quantità"
Giovanni Zamagni
Valentino domenica correrà il suo 350esimoGP: un traguardo significativo. “Più del numero di gare, sono importanti vittorie e podi…”. Sul GP d’Argentina: “Bella pista, bisognerà essere subito competitivi. Vinales è il favorito: qui era stato fortissimo anche con la Suzuki nel 2016”
6 aprile 2017

TERMAS DE RIO HONDO – Domenica celebrerà il 350esimo GP: un numero importante. Ma, giustamente, non è la quantità a rendere orgoglioso Valentino Rossi.

«Non è importante il numero di gare disputate, ma la qualità: il numero di vittorie (114, NDA) e di podi (222, NDA)» e di titoli mondiali (9), aggiungiamo noi. A vederlo in faccia, a vedere il suo entusiasmo e la sua dedizione, non sembra affatto il suo 350esimo GP.

«Dopo tante difficoltà, il risultato del Qatar è stato sorprendente: l’obiettivo è confermare anche qui, cercando di essere competitivi fin dal primo giorno. Questa è una pista che mi piace, è divertente guidare qui la MotoGP, ma ogni anno ci sono sempre più piloti che vanno forte: credo che almeno in 10 possano lottare per il podio o per stare davanti in tutti i turni».

La Michelin ha portato un anteriore con la carcassa 2016: può essere un aiuto?

«E’ da vedere. Credo che quella gomma non abbia la mescola idonea per la gara (è una morbida, NDA), ma si può provare per fare qualche paragone con quella 2017. In ogni caso, noi abbiamo cercato di risolvere i nostri problemi con le 2017, ma è interessante che la Michelin abbia portato anche una 2016 per cercare di capire quale va meglio. Evidentemente, non l’avevo chiesta solo io, ma anche altri piloti si sono lamentati».

L’hanno portata solo per questa pista o lo vedremo ancora?

«Non lo so: credo che l’abbiano portata per capire se va meglio o peggio. Ricapitolando: abbiamo tre gomme anteriori morbida, media e dura con la stessa carcassa del Qatar e una con la carcassa 2016 con mescola morbida. Ma qui bisognerà stare molto attenti alla gomma posteriore: nel 2016 avevamo avuto un sacco di problemi, ci siamo anche dovuti fermare. Ci hanno chiesto di fare molti giri anche con la dura, perché qui si sta molto piegati e c’è molto pattinamento e la temperatura della gomma posteriore può essere molto elevata: per questo vogliono verificare se siamo più tranquilla con la dura o se si può utilizzare anche la media».

Dopo quanto accaduto nel primo GP, Vinales è il favorito anche qui?

«Secondo me i favoriti sono Vinales e Marquez. In questo momento, però, più Maverick per come ha guidato quest’inverno, per come ha vinto in Qatar e per come era andato forte qui nel 2016 con la Suzuki. Parte da favorito».