MotoGP 2017. Dovizioso: "Sono qui per provare a vincere"

MotoGP 2017. Dovizioso: "Sono qui per provare a vincere"
Giovanni Zamagni
Andrea molto soddisfatto dopo il terzo posto in Q2. “Io in prima fila e Marquez in terza: sicuramente è un buon modo per iniziare il GP. Ma più della posizione sono soddisfatto della mia velocità: non pensavo di essere così efficace qui con la Ducati”
28 ottobre 2017

SEPANG – Andrea Dovizioso in prima fila (3°) e Marc Marquez in terza (7à): ecco qualcosa di assolutamente non preventivabile alla vigilia. Eppure è tutto vero: ecco perché fa bene il Dovi a continuare a credere in questo mondiale.

«Sì, sotto questo aspetto sono state qualifiche quasi perfette: io in prima fila con un gran tempo e lui più indietro. Ma più che per la mia “quasi pole” sono soddisfatto di come mi sento con la moto: mai avrei immaginato di essere così a mio agio qui con l’asciutto con la Ducati. Sto guidando molto bene, sono rilassato e sto tirando fuori il massimo dalla moto».

 

Sei stato veloce in ogni condizione: buon segno.

«Ieri con il bagnato ero stato molto efficace, ma ero preoccupato che non potessimo essere altrettanto efficaci sull’asciutto. Invece, la moto è progredita continuamente e assetto dopo assetto mi sono trovato sempre meglio e ho potuto spingere sempre più forte. In qualifica, poi, ho fatto un gran giro, sono davvero soddisfatto del mio tempo».

 

Sei messo bene anche per la distanza?

«Al momento sì. Nelle FP4 ho girato sempre con le gomme usate, potendo guidare nel modo giusto. Siamo competitivi, ma lo sono almeno altri 4 o 5 piloti: solo in gara si potranno capire quali saranno i valori in campo. Per questo è difficile adesso pensare a una strategia, ma in gara, dopo 2 o 3 giri ti rendi conto del tuo livello rispetto agli avversari. Qui è impossibile spingere al 100% dall’inizio alla fine: se sei più veloce, puoi gestire e risparmiare gomme e fisico. Comunque, io devo provare a vincere, poi vedremo il resto».

 

Che cosa non ti fa stare tranquillo, cosa potrebbe cambiare in gara?

«Con l’esperienza che ho, so benissimo che in prova non vengono fuori certi aspetti, non capisci tutti i dettagli. Poi ci sono tante altre variabili come il meteo, come si sente il pilota in quel momento… Pedrosa, per esempio, a volte è imbattibile, in altre è molto più vulnerabile. Zarco, già da giovedì, si è capito che dopo il GP d’Australia qui vorrebbe spaccare il mondo e questo approccio lo sta aiutando. Sarà tra i più tosti in gara».

 

Sei tranquillo sulla scelta della gomma?

«Non ancora, ma abbiamo più di una opzione e sono veloce sia con la soffice sia con la media posteriore».

 

Marquez, alla vigilia, aveva detto che la pressione è tutta su di lui: sei d’accordo?

«E’ chiaro che noi siamo soddisfatti delle 5 vittorie e di aver fatto un grande campionato in una stagione molto difficile. E’ vero, sarò contento anche se farò secondo in campionato, ma siamo qui per provare a fare 25 punti e a conquistare il titolo. Ho approcciato così questo fine settimana e bisogna andare avanti su questa strada».

 

Durante le FP3, tu è Marquez vi siete un po’ marcati, vi siete superati un po’ di volte.

«Sì, nessuno voleva stare davanti e mostrare all’altro i propri punti forti e deboli. Ma è normale».

 

Credi che Marquez sia un po’ nervoso?

«Un pelo sì, anche perché da metà stagione in poi era abituato a stare sempre davanti. Ma non credo che questo lo limiterà».

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