MotoGP 2017. Dovizioso: "Incredibile, tutto il tifo per me!"

MotoGP 2017. Dovizioso: "Incredibile, tutto il tifo per me!"
Giovanni Zamagni
Andrea molto soddisfatto per il secondo posto: “E’ stata un’ottima qualifica, la mia migliore di sempre a Misano. Marquez è quello più veloce, ma lo era anche in altre gare e poi è finita diversamente… Adesso aspettiamo il meteo: bisogna essere svelti ad adattarsi a differenti condizioni”
9 settembre 2017

C’è stato equilibrio per tutti i turni, adesso siete in tre a giocarvi il titolo e tutti in prima fila. La pioggia potrebbe andare a rimischiare tutto?

«Domani ancora deve succedere e non sappiamo che condizioni possiamo trovare e sinceramente non ci sto pensando. Secondo me troveremo delle condizioni molto particolari e quindi non voglio fare pronostici. Le gomme questo weekend, con la temperatura che abbiamo trovato, hanno fatto un po' di fatica in confronto ai test e domani sarà ancora diverso. Sono molto contento del secondo posto e della prima fila, abbiamo lavorato molto durante il weekend. Non potevo spingere forte da poter giocare con la moto ma quando abbiamo messo le nuove gomme morbide in qualifica ho capito che potevo fare bene. Mi sono concentrato al massimo nella seconda gomma ed infatti è venuto fuori un bel giro, non perfetto e l’ho migliorato un po' alla fine. Non ho usato la massima prestazione della gomma. L’obiettivo era partire davanti perché Misano ha una partenza molto corta e stretta, ancora di più con le condizioni che possiamo trovare domani. Abbiamo lavorato bene, siamo anche noi del gruppo. Marquez è stato molto forte tutto il weekend ma Maverick è arrivato forte prima delle qualifiche. Siamo tutti e tre molto forti ma purtroppo non ci siamo solo noi per stare davanti nel gruppetto in una gara normale. Vediamo che condizioni troveremo domani».

 

Forse questa è la prima volta che il tifo è tutto per te, che sensazione ti fa?

«Si percepisce da matti questa cosa. È incredibile, è una soddisfazione personale grande e bella. In pista non la sento però ma avverto comunque il positivo. Spero che anche domani sia così».

 

Arrivati a questo punto conterà anche l’assetto psicologico, le qualifiche di oggi hanno detto qualcosa sotto questo punto di vista?

«Secondo me hanno dimostrato che non molliamo, noi ci siamo, anche nei turni quando non eravamo così veloci come passo. Per riuscire a fare la qualifica veloce a Misano vuol dire che c’è della sostanza. Abbiamo alzato la voce per dire: ci siamo anche noi! Marc e Maverick sono molto forti, lo sanno e conoscono bene la moto che guidano».

 

In questo equilibrio fa più la differenza il pilota o la moto su una pista così?

«Metà e metà, con le condizioni che abbiamo trovato oggi. Domani possiamo trovare un tempo particolare e quindi penso più il pilota».

 

Si può dire che questo Gran Premio potrebbe essere il vero spartiacque per la vostra stagione?

«Può darsi, magari. Non voglio fare pronostici su domani. Misano è una pista semplice da un lato ma diventa molto complicata quando c’è il vento. Oggi c’era più vento di ieri, non era così forte però era in una direzione opposta da ieri e ha creato grossi problemi a guidare su questa pista. Per dove sono le curve importanti, la posizione che aveva oggi il vento era un problema. È molto complicato gestire queste condizioni. Se domani ci sarà tanto vento, nella stessa direzione, con meno temperatura e magari con qualche chiazza, potrebbe succedere di tutto! Può essere una gara molto importante o magari no».

 

Dovesse prospettarsi una gara flag-to-flag?

«Io nel flag-to-flag sono stato sempre abbastanza forte. Non abbiamo avuto la strategia migliore negli ultimi anni però sono tutte esperienze che ti porti avanti e man mano che passano gli anni sei sempre più pronto. Dopo l’esperienza di Brno sono più pronto ma questo non significa adottare la strategia migliore. Anche se ti fermi al momento giusto, il pilota deve rischiare con le chiazze bagnate, con le slick. È molto complicata da gestire. In caso di flag-to-flag abbiamo le segnalazioni sul cruscotto».

 

Chiederai alla Ducati di far gareggiare sempre Pirro per fare marcatura uomo su Marquez in qualifica?

«Pirro va fortissimo ed è un gran valore aggiunto per noi averlo in squadra per tutti i test che fa. Poi combattere con Maverick e Marc in qualifica è un’altra cosa».

 

Come mai non hai usato la carena nuova?

«Questa è una pista in cui si può essere veloci sia con la carena che senza. Potevo essere veloce uguale, però la carena ha dei lati negativi, com’è giusto che sia, non la nostra intendo in generale. In gara a volte può essere un limite, dipende dalla pista. Ci abbiamo pensato tanto e abbiamo deciso giovedì pomeriggio se usarla o no, nonostante avessimo fatto il test. Abbiamo deciso così e secondo me non siamo andati male».

 

Alla fine dei turni di prove libere, hai dichiarato che Honda aveva qualcosa nel taschino ma oggi, al netto delle cadute di Marquez e dei risultati di Dani, pensi ancora che sia così?

«Secondo me qualcosa sì. Ho visto guidare Marc e Dani in pista e li vedo molto competitivi. Forse qualcosina ce l’hanno, non so se la Honda o i piloti, secondo me sono molto forti. Il fine di giornata di Maverick, in condizioni normali, lo farà essere molto forte in gara quindi anche lui sarà molto».

 

Asciutto o bagnato i rivali sono gli stessi?

«Dipende da com’è e quanto è il bagnato ma anche dal grip. Da quando hanno rifatto l’asfalto non abbiamo ancora girato. Il poco o tanto grip fa molto differenza sulle moto. Finché non lo proviamo non possiamo saperlo».

 

Il clima in squadra è molto forte, Lorenzo in conferenza stampa ha detto che sarebbe disposto ad aiutarti se sei in lotta per il titolo nelle ultime due gare. Cosa ne pensi?

«Non ne ho parlato, mi fa piacere se pensa questo ma in questo momento non sto pensando a queste cose. Dobbiamo solo pensare a dare il massimo, stiamo lavorando molto bene. Gigi riconosce e vede questo e c’è un bel rapporto con tutti».

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