MotoGP 2017. Da zero a dieci. Il GP di Germania 2017

MotoGP 2017. Da zero a dieci. Il GP di Germania 2017
Giovanni Zamagni
Da zero a dieci: numeri, statistiche e voti sul GP di Germania, un modo per ripercorrere quanto accaduto al Sachsenring, non solo in pista e non solo in MotoGP
4 luglio 2017

AL DI SOTTO DELLE ASPETTATIVE

Alla vigilia della stagione 2017, si pensava che Nicolò Bulega fosse uno dei grandi protagonisti della Moto3, addirittura si sperava che potesse essere in lotta per il titolo. Invece, purtroppo, le prime gare sono andate in maniera differente e ben al di sotto delle aspettative: il quarto posto conquistato al Sachsenring è il miglior risultato ottenuto, fino adesso, da Bulega. Speriamo sia di buon auspicio per una seconda parte all’altezza delle sue qualità

ZERO COME I PODI CONQUISTATI NEL 2017 DA BULEGA


(QUASI) SEMPRE DIETRO AL COMPAGNO DI SQUADRA

I numeri indicano bene le difficoltà di Jorge Lorenzo con la Ducati: in nove GP, solo una volta, a Jerez, è arrivato davanti al compagno di squadra. Il GP di Spagna è anche stata l’unica occasione che Jorge è stata la prima Ducati al traguardo. Va meglio in prova, dove nelle prime nove gare, Lorenzo ha battuto Dovizioso 4 volte, riuscendo a essere per tre volte il miglior pilota Ducati sulla griglia di partenza.

UNO COME LE VOLTE CHE LORENZO HA BATTUTO IL DOVI IN GARA
 


UN NUOVO ARRIVATO SCOMODO

Sempre in team di confronto tra compagni di squadra, in Germania è stata solo la seconda volta che Valentino Rossi è riuscito a conquistare un posto sullo schieramento di partenza migliore di quello di Vinales (nono contro 11esimo): curiosamente è anche la seconda volta consecutiva. In gara, invece, Rossi ha battuto Vinales tre volte (America, Catalunya e Olanda): insomma, Vinales si conferma come un compagno di squadra piuttosto scomodo.

DUE COME LE VOLTE CHE ROSSI HA BATTUTO VINALES IN QP


UN DEBUTTO DA APPLAUSI

Francesco “Pecco” Bagnaia sta confermando tutto il suo talento e le sue qualità anche in Moto2: nelle prime nove gare ha ottenuto 78 punti, grazie a due secondi, un terzo, un settimo, un decimo, un undicesimo e un dodicesimo posto. Tre podi in nove GP, in una categoria tanto difficile, sono davvero significativi.

TRE COME I PODI CONQUISTATI DA BAGNAIA


SOLO MARQUEZ PEGGIO DEL 2016

Tra i primi cinque piloti in classifica generale, quelli in lotta per il campionato, solo Marc Marquez ha conquistato meno punti del 2016: addirittura 41. Gli altri, si sono migliorati rispetto alla scorsa stagione: curiosamente di 41 punti Vinales, addirittura di 64 Dovizioso, di 8 Rossi e di 7 Pedrosa.

QUATTRO DEI PRIMI CINQUE PILOTI HANNO MIGLIORATO


SOLO MIR PIU’ COSTANTE DI MORBIDELLI

Confronto tra Mir, Morbidelli, Marquez, i tre capoclassifica di Moto3, Moto2 e MotoGP, dopo nove gare: Morbidelli è quello che ha vinto più GP (6, contro i 5 di Mir e i 2 di Marquez) ed è quello che ha fatto più punti (174 contro i 165 di Mir e i 129 di Marquez). Morbidelli, come Mir, è salito sei volte sul podio (5 per Marquez), con la differenza, appunto, che Franco, quando è salito sul podio lo ha sempre fatto da vincente. Cadute: qui comanda Mir con 3, contro le 5 di Morbidelli e le 13 (addirittura) di Marquez.

CINQUE, COME LE CADUTE DI MORBIDELLI IN NOVE GP
 


MOTO2: (QUASI) SEMPRE GLI STESSI

Dopo nove GP, la Moto2 si conferma come la categoria dove c’è meno incertezza, nel senso che i piloti in grado di stare davanti sono meno che in MotoGP e Moto3. Come conferma il dato di chi ha fatto almeno un giro in testa: in Moto2 si sono riusciti sei piloti (Morbidelli 110, Marquez 52, Pasini 22, Luthi e Nakagami 11, Oliveira 4); in Moto3 13 (Mir 58, Fenati 50, Martin 25, Ramirez 15, Canet 11, Di Giannantonio 5, McPhee e Migno 4, Guevara 3, Oettl e Binder 2, Bulega e Bendsneyder 1); MotoGP nove piloti (Vinales 58, Pedrosa 44, Marquez 43, Dovizioso 27, Zarco 23, Rossi 19, Folger e Lorenzo 5, Petrucci 1).

SEI, COME I PILOTI IN TESTA ALMENO PER UN GIRO IN MOTO2


UNA STAGIONE DA PRIMATO

Sempre parlando di Moto2, in nove GP sono state sette le vittorie italiane: oltre alle sei di Morbidelli, anche quella di Pasini al Mugello. Una stagione da primato. Considerando il successo di Lorenzo Baldassarri a Misano nel 2016, nelle ultime 15 gare è stato eguagliato i numeri di successi ottenuti da Andrea Iannone in questa categoria dal 2010 al 2012, mentre sono nove le vittorie totali italiane in Moto2 (va aggiunta quella di Michele Pirro nel 2011).

SETTE, COME LE VITTORIE ITALIANE IN MOTO2


UN ARTISTA DELLA MOTO

Paolo Simoncelli definisce Tony Arbolino come «un artista della moto». 17 anni (li compirà il prossimo 3 agosto), al debutto nel motomondiale, Arbolino sta crescendo velocemente e al Sachsenring è stato protagonista di una grande prestazione: quinto in prova, Tony è stato nel gruppo di testa fino al 20esimo giro, quando è caduto mentre era in quarta posizione. Tra l’altro, al Sachsenring, come in altre piste del motomondiale, non aveva mai girato prima. Bravo.

VOTO OTTO A TONY ARBOLINO


SEMPLICEMENTE IMMENSO

Difficile, ogni volta, trovare un aggettivo nuovo per descrivere le imprese di Franco Morbidelli. Franco ha talento, velocità, intelligenza tattica, grinta: normale che guidi la classifica con 34 punti di vantaggio su Luthi.

VOTO NOVE A FRANCO MORBIDELLI (SOLO PERCHE’ IL 10 ERA GIA’ OCCUPATO)


SEMPRE NUOVI PROTAGONISTI

Jonas Folger, secondo in Germania, è stato il decimo pilota della MotoGP capace di salire quest’anno sul podio. Si aggiunge a: Marquez, Vinales, Dovizioso, Rossi, Pedrosa, Zarco, Petrucci, Lorenzo e Crutchlow.

DIECI, COME I PILOTI SUL PODIO IN MOTOGP