MotoGP 2016. Iannone: “Non si poteva stare in Ducati”

MotoGP 2016. Iannone: “Non si poteva stare in Ducati”
Giovanni Zamagni
Andrea spiega, in modo enigmatico, la sua scelta: “Dopo la fine del 2015 sono successe cose strane, che non ho capito nemmeno io”. Parla anche Vinales: “E’ stata dura lasciare la Suzuki, ma andare in Yamaha era una opportunità troppo grande per me”
19 maggio 2016

SCARPERIA Dai, è l’ultima volta: dal GP della Catalunya, alla vigilia della gara si parlerà… della gara. Ma al Mugello, inevitabilmente, a tenere banco è stato ancora una volta il 2017, con i commenti dei protagonisti all’ufficializzazione di quanto ormai si sapeva da tempo: Dovizioso in Ducati a fianco di Lorenzo, Vinales in Yamaha a fianco di Rossi, Iannone al posto di Vinales in Suzuki, Pedrosa in HRC.

VINALES: “YAMAHA GIA’ COMPETITIVA”. JARVIS: “SCELTO PER LO SPIRITO”

Rispetto ai precedenti GP, Maverick Vinales appare decisamente più rilassato.

«Mi sono tolto un bel peso! E tutti nel team adesso, dopo il podio conquistato in Francia, sono più rilassati: adesso possiamo lavorare con più calma, continuare a crescere. E’ stata una decisione difficile, perché ho grande rispetto per tutto quello che la Suzuki ha fatto per me, ma era troppo grande l’opportunità di avere già una moto competitiva. Credo di avere la possibilità di crescere tanto, anche stare a fianco a Rossi, uno che pensa sempre a vincere, è certamente positivo. Per me è stato difficilissimo andare da Brivio, che ha creduto così tanto in me, e dirgli che sarei andato via, ma dentro al box hanno capito la mia scelta».


Davide Brivio fa buon viso a cattivo gioco.

«Sono orgoglioso che ci abbia messo tanto a prendere una decisione: evidentemente in Suzuki abbiamo fatto un buon lavoro. Purtroppo, quest’anno il “mercato piloti” è stato anomalo: per convincere Maverick avremmo avuto bisogno di più tempo, se le trattative fossero iniziate come al solito a giugno avremmo avuto maggiori possibilità di riuscirci, mentre così, di fatto, abbiamo avuto a disposizione solo il primo anno e i test invernali. Naturalmente non sono contento che sia andato via, speravamo di continuare insieme: è chiaro che il nostro obiettivo è diventare competitivi, ma è una scommessa, mentre dall’altra parte c’è più certezza. Lo capisco, anche se mi dispiace».


Dall’altra parte della barricata, Lin Jarvis chiarisce che Maverick Vinales è sempre stata la prima opzione, che Dani Pedrosa era stato preso in considerazione solo come alternativa e che «Andrea Iannone si era proposto». Ma cosa ha portato alla scelta di Vinales? «Naturalmente la sua età, crediamo sia il miglior talento della MotoGP. E Maverick mi è piaciuto perché non pensa ai soldi o a diventare una star, ma pensa solo a vincere».

IANNONE: “IMPOSSIBILE RIMANERE IN DUCATI”

Per quanto riguarda Andrea Iannone, ecco come si è arrivati all’accordo con la Suzuki.

«Oggi piange anche il cielo – usa una metafora Iannone per spiegare la tristezza di dover lasciare la Ducati -. Fino a poco tempo fa, non ci volevo credere: insieme abbiamo passato anni bellissimi, ho avuto un ottimo rapporto con Ducati, mi sono sempre sentito coccolato e apprezzato, siamo cresciuti, ma dalla fine del 2015 sono successe cose strane, alla quali non so dare una spiegazione. Poi, nel contratto c’erano delle cose che non andavano bene (soldi? NDA), ma che non potevano essere cambiate e così ho scelto la Suzuki. Io sono ambizioso, avere un progetto basato su di me mi galvanizza».


Brivio spiega che, «dopo Vinales, la prima scelta era Iannone. Tutto è successo molto velocemente: dopo Le Mans sono stato in Giappone, ho proposto il piano “B” ed è stato accettato».


Adesso c’è da definire chi sarà al suo fianco: Brivio ammette la trattativa sia con Aleix Espargaro (favorito) sia con Alex Rins. E’ veramente uno degli ultimi tasselli da sistemare.