MotoGP 2016. I commenti dei piloti dopo le qualifiche del GP di Germania

MotoGP 2016. I commenti dei piloti dopo le qualifiche del GP di Germania
Giovanni Zamagni
Marquez modesto, Petrucci ambizioso, Dovizioso concreto, Lorenzo in crisi
16 luglio 2016

MARQUEZ (1° in 1’21”160): “IO E ROSSI SIMILI NEL PASSO”

«Un’altra pole al Sachsenring (è la settima consecutiva su questo circuito, NDA)! Nelle FP4 non ero perfettamente a mio agio con la moto, perché abbiamo provato tante soluzioni differenti: abbiamo un po’ perso la strada. In qualifica siamo tornati indietro e ho fatto un buon crono, ma come avevo già detto ieri Rossi è lì: per un giro la distanza è elevata (0”506, NDA), ma il nostro passo è molto simile. Domani sembra che farà un po’ più freddo: per noi della Honda potrebbe essere positivo, perché con il caldo scivoliamo di più, mentre se dovesse piovere sarebbe un grande punto interrogativo, perché non abbiamo mai girato qui con la pioggia. Al Mugello ho provato a vincere, ma sono stato battuto da Lorenzo, ci ho riprovato a Barcellona, ma mi ha fregato Rossi; Assen è stata una situazione differente: è chiaro che se ci sarà la possibilità proverò a conquistare il primo posto, ma andrebbe benissimo anche il podio. Purtroppo non siamo ancora perfettamente a posto in accelerazione e in alcuni punti la moto si muove un po’ troppo: bisognerà stare attenti. La differenza con Pedrosa? Forse incidono le extra motivazioni di essere in testa al campionato… In ogni caso, Dani ha un buon passo».


PETRUCCI (4° in 1’21”666): “VOGLIO STARE CON I PRIMI SULL’ASCIUTTO”

«Nelle libere sono sempre stato nei primi otto, tranne che negli ultimi 30 secondi delle FP3, quelli che contano di più… In Q1, però, ho fatto un buon tempo e in Q2 ho sfruttato il riferimento di Andrea Dovizioso. Quando ho tagliato il traguardo e ho visto che ero quarto ho gioito; poi, passando vicino a un maxi schermo ho visto che Barbera era secondo ed è quindi lui il migliore dei non ufficiali: mi sono dato la prima martellata sui… Poi, quando ho visto che avevo fatto lo stesso tempo di Rossi, mi sono dato la seconda… Tutti mi dicono che domani pioverà e dicono che scommettono su di me, ma io spero sinceramente che sia asciutto: voglio fare una gara assieme ai migliori con le gomme slick. Diciamo che sto tornando ai livelli di quest’inverno, prima di farmi male in Australia».


DOVIZIOSO (7° in 1’21”858): “SOLO IN GARA SI CAPIRANNO I VALORI”

«Non abbiamo la velocità per giocarci la vittoria, ma siamo tutti molto vicini e il nostro passo è buono: solo la gara, come sempre, farà capire chi ha lavorato meglio in prova. Inoltre bisognerà vedere il meteo, se, effettivamente, farà più freddo come previsto. Purtroppo in qualifica non ho fatto un gran giro: la seconda fila era alla nostra portata. Il giro di Barbera non mi sorprende: lui è campione del mondo a seguire gli altri, indipendentemente dalla moto che usa. Sto usando un telaio nuovo, già provato a Barcellona (e testato anche da Stoner a Misano, NDA): la differenza è davvero minima, l’abbiamo scelto anche per cominciare a lavorare sul futuro».
 


IANNONE (9° in 1’21”890): “NON CONCRETIZZIAMO IL NS POTENZIALE”

«Fino alle FP4 è stato un fine settimana molto positivo: sono stato veloce e con un gran passo. Di questo sono felice, anche perché su questa pista mi aspettavo di fare molta fatica. Poi, purtroppo, sono caduto in QP: quando bisogna fare le cose che servono, non riusciamo mai a concretizzare il nostro potenziale… C’è anche una giustificazione: non ho mai avuto feeling con l’anteriore, ma nonostante questo ci provo sempre, non mi tiro mai indietro. Sono tornato ai box, abbiamo cambiato la carenatura e sono ripartito con la stessa moto, perché l’altra aveva un assetto leggermente differente: purtroppo ho potuto usare una sola gomma, con la seconda ti migliori sempre di 3-4 decimi. Ho un buon passo, non devo pensare ai primi due, ma a stare davanti al mio gruppo: se ci riesco, posso fare un buon risultato. Spero che diano anche a me il telaio nuovo (polemica sterile e inutile di Iannone, NDA)».


LORENZO (11° in 1’22”088): “CON L’ASCIUTTO POSSO DIRE LA MIA”

«Tre cadute in due giorni sono inusuali per me, ma sono stati tre errori differenti: ieri ero scivolato soprattutto per il freddo, oggi perché ho tagliato troppo sul cordolo, mentre la caduta alla prima curva è abbastanza inspiegabile. Non ho frenato profondo, non ero particolarmente aggressivo: forse non avevo scaldato bene la gomma nel giro di entrata in pista. Ma, rispetto a ieri, siamo migliorati notevolmente e con l’asciutto posso essere competitivo: meglio cadere e andare forte, che stare in sella e andare piano».

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