MotoGP 2015, Silverstone. Spunti, considerazioni, domande dopo il GP

MotoGP 2015, Silverstone. Spunti, considerazioni, domande dopo il GP
Giovanni Zamagni
Quali sono state le chiavi del GP? Cosa ha detto Jorge Lorenzo dopo il quarto posto? Perché Marc Marquez è caduto? Perché Andrea Iannone è arrivato solo ottavo?
30 agosto 2015

Quali sono state le chiavi del GP?

1. La pioggia caduta poco prima del via: con l’asciutto, Lorenzo e Marquez potevano andarsene e Rossi avrebbe forse faticato a salire sul podio.

2. La capacità di Rossi ad adattarsi immediatamente alle situazioni difficili e di approfittare delle opportunità che gli capitano.

3. La totale mancanza di attitudine con il podio di Petrucci. Al 17esimo giro, Danilo era a 1”600 da Rossi, dopo avergli “mangiato” 0”7-0”8 a passaggio per quattro giri. Come dire, Petrucci ne aveva di più: un altro, al suo posto, sarebbe andato all’attacco della vittoria. Ma Danilo non era mai salito prima sul podio, stava già vivendo un sogno e si è accontentato. Giustamente. Un Iannone, tanto per fare un esempio, avrebbe provato a vincere.


Cosa ha detto Jorge Lorenzo dopo il quarto posto?

Lorenzo: «Mi si è appannata la visiera. Non avevo il passo per stare con Rossi, ma Dovizioso lo avrei certamente battuto e, forse, anche Petrucci. Ma quando sono arrivato a un decimo da Dovi (0”236 al 14esimo giro) la visiera si è appannata e non vedevo più niente. E’ già la seconda volta che perdo punti per il casco (la prima in Qatar, NDA)». Va detto che Jorge non ha indossato la mascherina che molti piloti usano in questi casi: uno sbaglio madornale.
 

Perché Marc Marquez è caduto al 13esimo giro mentre era a 0”216 da Rossi?

Risponde Marquez: «Sull’asciutto, girando tanto, abbiamo risolti i problemi della Honda, ma sul bagnato abbiamo provato solo in un turno ad Austin e il carattere della RC213V è rimasto quello di inizio anno, con tanti problemi in ingresso curva: basta un piccolo errore, per perdere il controllo della moto. In quel momento, stavamo andando più piano, mi sentivo bene sulla moto, ma all’improvviso, “bam” ho perso il posteriore. Adesso il campionato è finito per me, l’obiettivo è vincere più gare possibili».


Perché Andrea Iannone è arrivato solo ottavo a 29”393?

Risponde Iannone: «Abbiamo fatto una modifica, peggiorando però notevolmente l’ingresso in curva, con un freno motore troppo invasivo. Ho provato a intervenire modificando la mappa, ma non è stato sufficiente».

 


Al primo via, la gara era stata dichiarata “asciutta”, poi, con l’inizio della pioggia e il rientro di tutti i piloti ai box è stata fermata, per una nuova procedura di partenza: la direzione corsa ha agito correttamente?

Sì e no.


Perché sì: è stato usato il buon senso, nella corsia dei box si era creata troppa confusione, sarebbe stata una follia far partire i piloti in quelle condizioni dalla pit lane.


Perché no: sono stati fatti una serie di errori importanti. Il primo: non aveva senso dare “dry race”, perché cinque minuti prima del via stava già piovendo, anche se con poca intensità. Il secondo: quando i piloti sono rientrati ai box dopo il giro di ricognizione per il cambio gomme, dovevano ripartire dalla pit lane “in fila indiana” secondo un regolamento introdotto dopo quanto accaduto l’anno scorso al Sachsenring. Ma far rispettare una regola del genere è quasi impossibile, come era già stato detto anche allora e nella pit lane non ci dovrebbe essere così tanta gente. Solo attorno a Brad Pitt c’erano almeno 50 persone, che, ovviamente, hanno creato pericolo, seppure involontariamente. Stando al regolamento, quindi, i piloti avrebbero dovuto ripartire in fila indiana, per fare questo ci vuole qualcuno in grado di far rispettare la regola.


Jack Miller è stato penalizzato con un punto sulla patente per aver causato la caduta al terzo giro di Cal Crutchlow mentre i due erano in lotta per il quinto posto: decisione giusta?

Sì, assolutamente. Va bene provarci, ma Miller ha esagerato di decine di metri la frenata.


Il decimo posto di Alvaro Bautista con l’Aprilia è significativo?

Le condizioni e le cadute hanno favorito la Casa italiana, ma è comunque un buon risultato. E anche Bradl stava andando forte (era alle spalle del compagno di squadra) prima di cadere al 13esimo giro.