MotoGP 2015, Le Mans. Rossi: "Buon passo. E possiamo migliorare"

MotoGP 2015, Le Mans. Rossi: "Buon passo. E possiamo migliorare"
Giovanni Zamagni
Il commento di Valentino, Lorenzo, Marquez, Pedrosa e Iannone dopo la prima giornata di prove libere del GP di Francia.
15 maggio 2015

LE MANS – In sintesi, lo stato d’animo dei protagonisti dopo le libere del GP di Francia: Valentino Rossi è soddisfatto, Jorge Lorenzo tranquillo, Marc Marquez ottimista (come sempre…), Dani Pedrosa felice, Andrea Iannone è dolorante.

ROSSI: «POTENZIALE PIU’ ALTO DEL 6° POSTO»

«E’ sempre difficile guidare a Le Mans, specie con le MotoGP, perché la pista è tortuosa e diventa complicato controllare la moto. Nel pomeriggio abbiamo migliorato tanto e nell’ultima uscita ho girato con un buon passo, costante e abbastanza veloce, ma ci manca ancora qualcosa in alcuni settori della pista, in particolare nel primo e nel terzo. Ho finito sesto ma credo che il nostro potenziale sia superiore, anche se c’è ancora da lavorare. Ho utilizzato la gomma dura posteriore: sembra essere una buona opzione per la gara, ma molto dipenderà dalle condizioni e dalla temperatura; non c’è comunque una grande differenza con quella più morbida. L’anno scorso Marquez aveva dominato, ma oggi la Yamaha è sembrata in forma: l’inizio è sicuramente incoraggiante».

LORENZO: «DUCATI MEGLIO CHE IN QATAR»

«Nelle FP1 c’erano tante chiazze di umido sull’asfalto e questo è un circuito completamente differente da Jerez, più stretto, più freddo, con un asfalto più ondulato e senza curvoni veloci. Sono stato veloce, ma dobbiamo migliorare il ritmo quando la gomma cala: a Jerez ho dimostrato il mio potenziale, adesso devo confermarmi a Le Mans. La Ducati sembra meglio che in Qatar e per la pole potranno contare su mezzo secondo di vantaggio dato dalla gomma extra soffice».

MARQUEZ: «MEGLIO IL NUOVO FORCELLONE»

«Abbiamo avuto un problema elettrico su una moto e nelle FP1 era difficile trovare il limite dell’asfalto, sia per il freddo sia perché l’asfalto non era completamente asciutto. Nel 2015, la RC213V è migliorato tanto sull’anteriore, ma si è creato qualche problema al posteriore: scivola troppo anche per me. Il nuovo forcellone, testato per la prima volta il lunedì a Jerez, camuffa un po’ questo problema: adesso la moto va meglio, ma c’è ancora da lavorare. Siamo comunque competitivi, mi sento a mio agio in sella».

PEDROSA: «UN PO’ FRASTORNATO, MA MI SONO DIVERTITO»

«All’inizio ero un po’ frastornato, ma complessivamente posso dire di essermi divertito. Ci ho messo un po’ a riabituarmi alla velocità, alla frenata, ai movimenti della moto e all’inizio era difficile dare tutto il gas. Adesso sono un po’ stanco, ma sono felice di essere tornato: domani inizieremo a lavorare un po’ sull’assetto».

IANNONE: «SPERAVO DI SOFFRIRE MENO»

«Sto soffrendo molto, non pensavo così tanto. La spalla ha una discreta mobilità, ma per il dolore non riesco a usarla più di tanto e perdo anche concentrazione. Nelle FP2 abbiamo fatto punture di antidolorifici, ma è come se non le avessi fatte, non sono servite a nulla: per questo sono preoccupato. Il problema è quando vado a spingere sul manubrio: voglio comunque correre a tutti i costi e perdere meno punti possibile in campionato».

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