Lin Jarvis "Lorenzo e Spies possono lottare con Stoner"

Lin Jarvis "Lorenzo e Spies possono lottare con Stoner"
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Lin Jarvis, Yamaha Motor Racing Managing Director, racconta le sue sensazioni alla vigilia dell’imminente stagione 2012 e delle sue aspettative per i 4 piloti chiamati a scendere in pista in sella alle Yamaha YZR-M1
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16 marzo 2012

Punti chiave


Che aria si respira in Yamaha dopo i due test di Sepang?
«Siamo discretamente ottimisti e fiduciosi, perché nonostante ci manchi ancora la leadership, siamo lì, nelle zone che contano. I quattro piloti Yamaha hanno chiuso ottimamente i test. La cosa importante è che abbiamo dimostrato di essere competitivi e di essere vicini alle Honda».

Quanto gap c’è ancora tra voi e le Honda?
«Rispetto allo scorso anno abbiamo sicuramente fatto dei passi in avanti. Penso che questo sia dovuto al fatto che quest’anno partiamo tutti con un nuovo prototipo e con le nuove regolamentazioni sulla 1000cc. Ora come ora, per chiudere il gap, penso ci sia da levare un altro decimo di secondo lavorando nel reparto frenata, accelerazione o grip. Dobbiamo solo affinare il pacchetto attuale perché non ci sono zone particolari dove siamo rimasti indietro. Abbiamo fatto una simulazione di gara a Sepang, e siamo soddisfatti del risultato, con buoni tempi sul giro anche sulla lunga distanza».

Pensi che quest’anno Stoner sia a portata di mano? Nella corsa al titolo credi che Jorge e Ben potranno dire la loro?
«Sì, senza dubbio. Ritengo che Jorge e Casey siano stati i leader delle ultime due stagioni, e sono sicuro che la cosa si ripeterà anche quest’anno. Penso la differenza tra loro sia praticamente nulla e che tutto dipenda dalla pista e da quanto succederà. Lo scorso anno Casey ha chiuso un Campionato perfetto, ma Jorge non è stato da meno la campagna prima, quindi credo assisteremo ad un testa a testa sin dalla prima gara. Questo sarà il terzo anno per Ben nella classe regina con Yamaha, e nonostante gli alti e bassi del 2011, ha ampiamente dimostrato di avere le carte in regola per essere uno dei protagonisti del Campionato. Le moto ci sono e i piloti anche. Non vediamo l’ora di scendere in pista per la prima gara. So bene che il programma prevede un altro test, ma sinceramente sarei felice di correre domani».

Hai predetto una sfida per il titolo per quel che riguarda Lorenzo ma cosa ti aspetti da Ben?
«Anche per lui parlerei di sfida per il titolo. L’unica differenza è che Jorge ha già dimostrato nelle ultime tre stagioni di essere già lì, avendo concluso rispettivamente con il 2º, 1º e ancora 2º gli ultimi tre Campionati. Con il balzo al 5º posto finale del 2011, Ben ha dimostrato di avere il potenziale per vincere e per lui penso già ad un posto in top3 per la fine della campagna».

In quale parti del prototipo 1000 cc è migliorata Yamaha?
«È difficile dirlo perché si tratta di un nuovo motore e di una nuova capacità. Posso dire che abbiamo mantenuto diversi aspetti positivi che da sempre ci contraddistinguono, in particolare nel telaio. Penso la moto sia ben bilanciata, e il telaio si comporta bene. Forse in passato eravamo un po’ indietro per quel che riguarda la potenza sprigionata dal motore, ma con l’arrivo delle 1000cc il problema si risolve da se. Ora si tratta più di un discorso di gestione: del motore, della potenza, e nell’avere un telaio capace di sfruttare tutta quella potenza. Questo è il motivo per il quale sono fiducioso del nostro stato di forma, perché sono convinto che la nostra moto sia veramente ben bilanciata».

Altri aspetti positivi dei test sono i risultati fatti registrare da Crutchlow e Dovizioso. Come vedi la loro prossima stagione?
«Cal sta accumulando un sacco di preziosa esperienza con noi, e sono convinto la userà al meglio quest’anno. La moto e il pacchetto generale sono piuttosto competitivi, quindi mi aspetto una buona stagione per quel che lo riguarda. Gli manca solo un po’ di costanza: ha la velocità e ha chiuso bene gli ultimi test, deve solo cercare di mantenere questo livello su tutti i circuiti.

. Ritengo che Jorge e Casey siano stati i leader delle ultime due stagioni, e sono sicuro che la cosa si ripeterà anche quest’anno

Direi invece che Andrea è un po’ il suo opposto: la costanza è il suo punto forte. Chiaramente è ancora leggermente penalizzato dal passaggio Honda Yamaha, lo stile di guida differente si nota, ma siamo impressionati dall’andamento degli ultimi test malesi. Non è ancora al 100%, ma il 3º posto finale di Sepang ha dimostrato il buono stato della sua fase di adattamento alla nuova moto. Penso quindi che Andrea disputerà una grande stagione, mentre Cal farà un notevole passo in avanti rispetto allo scorso anno. Tech 3 è pronta a ben figurare tra le squadre satellite».

Con i contratti di tutti i piloti ufficiali in scadenza alla fine di quest’anno, quali sono le intenzioni di Yamaha per il 2013? Manterrete lo stesso gruppo di piloti?
«Sinceramente penserei ai due che abbiamo già perché credo che la combinazione Ben/Jorge sia eccellente e noi ci troviamo bene a lavorare con loro. Sono entrambi dotati di talento e davvero veloci. Secondo me, per aver la miglior possibilità di ottenere il titolo, devi avere o Jorge o Casey in squadra. Uno lo abbiamo già, quindi la priorità sarà tenerlo con noi, e spero che lo stesso si potrà dire di Ben una volta terminata la campagna».

Sei preoccupato all’idea che, se Yamaha non si dovesse dimostrare competitiva quanto Honda quest’anno, potrebbe essere dura tenere Lorenzo?
«Non c’è motivo di preoccuparsi per qualcosa che non dipende da te, quindi non ci resta che aspettare e guardare quel che succeederà».

Esiste la possibilità che Dovizioso possa passare al team ufficiale se disputerà una buona stagione?
«Certamente. Abbiamo solo qualche idea per il 2013, ma di fatto è un foglio bianco quindi può succedere di tutto. Se Andrea si adatta bene alla moto e disputa un’ottima stagione, lasciate che ve lo dica, è il terzo pilota nella mia lista ora come ora».

L’ultimo test di Jerez si avvicina, ci saranno grossi cambiamenti?
«Non ci saranno cambiamenti evidenti, si tratterà per lo più di affinare certi aspetti. Abbiamo provato la moto due volte a Sepang, quindi questa sarà la prima volta su un nuovo circuito e sarà interessante provare le modifiche fatte e confrontare i risultati con l’ultima uscita fatta qui ad Jerez. Sarà quindi importante testare le novità su un’altra pista: per esempio Honda cercherà di capire se i problemi di chattering riscontrati in Malesia si ripresenteranno a Jerez. Avremo quindi una prospettiva differente del lavoro fatto finora, ma non ci saranno grossi cambiamenti».


Fonte: MotoGP.com