Le pagelle del GP di Valencia

Le pagelle del GP di Valencia
Giovanni Zamagni
"Solo" 9,5 per Marquez, comunque pazzesco. Nove per Rossi, straordinario; 6 a Pedrosa; 7,5 a Dovizioso e a Crutchlow. Lorenzo 4! | G. Zamagni, Valencia
10 novembre 2014

Punti chiave

 

MARC MARQUEZ VOTO 9,5

In prova non è stato perfetto – due cadute identiche, una nelle FP3, una in Q2, “solo” quinto sullo schieramento, peggior risultato stagionale – ma in gara ha dimostrato tutto il suo valore, dando la sensazione di essere quasi imbattibile. Un po’ come era successo nella prima parte della stagione, un po’ come aveva fatto nel precedente GP in Malesia. E così fanno 13 successi su 18 GP, ovvero il 72,22%, nonostante gli avversari siano fortissimi. Pazzesco.

 

VALENTINO ROSSI 9

Nella stagione delle sorprese, ecco la pole position dopo quattro anni e mezzo e un secondo posto di grandissimo valore, come lo è quello ottenuto in classifica generale. Il GP di Valencia è stato un po’ lo specchio di tutta la stagione: solo lui ha provato sempre e in ogni condizione a battere Marquez. Alla fine, anche Valentino ha dovuto arrendersi, ma non cambia il giudizio generale: straordinario.

 

DANI PEDROSA 6

Con la pista asciutta era veloce, molto veloce, nonostante la solita partenza incerta, ma quando ha iniziato a piovere si è impaurito, rallentando vistosamente. E’ chiaro che il ricordo di Aragon l’ha condizionato, ma anche nell’ultima gara ha dato l’impressione di un pilota che si accontenta di fare il compitino. Per battere Marquez ci vuole ben altra carica.

 

ANDREA DOVIZIOSO 7,5

Peccato per le pessime qualifiche: fosse scattato da più avanti, avrebbe potuto contendere il podio a Pedrosa. In ogni caso, è stata un’altra ottima prestazione del Dovi, che quest’anno ha (quasi) sempre conquistato il massimo risultato ottenibile. Ha ragione Luca Cadalora quando dice che non ha niente di meno rispetto ai primi quattro.
 


CAL CRUTCHLOW 7,5

Bravo Cal: veloce, costante, aggressivo, determinato. Dopo l’inizio di stagione e il divorzio anticipato – in modo anche spiacevole – ero tra quelli che sostenevano che difficilmente sarebbe arrivato a fine stagione. Invece, non solo ha terminato regolarmente il 2014, ma l’ha fatto in crescendo, quasi alla grande: complimenti. Peccato sia entrato in sintonia con la Ducati così tardi.

 

POL ESPARGARO 6

Fa sempre il suo, senza sbagli, ma anche senza entusiasmare.

 

ALEIX ESPARGARO 6

Un errore gli ha fatto perdere la sfida con il fratello.

 

STEFAN BRADL 4

Si può solo dire: meno male che è finita.

 

MICHELE PIRRO 7

E’ entrato in Q2 qualificandosi poi 12esimo, in gara ha chiuso nono: è un buon pilota, oltre che un collaudatore veloce.

 

ALVARO BAUTISTA 4

Sempre peggio. Anche nel suo caso: meno male che è finita.

 

ANDREA IANNONE 7

Per 12 giri ha entusiasmato, poi ha dovuto arrendersi all’evidenza di condizioni fisiche precarie. Ma il suo modo di guidare e di interpretare le gare è sicuramente positivo, a volte addirittura entusiasmante.
 


JORGE LORENZO 4

Un’altra prestazione decisamente negativa del campione spagnolo: quando ha iniziato a piovere, si è impaurito come nessun altro pilota in pista. Poi, ha azzardato il cambio moto/gomme: ci poteva stare, ha ragione quando dice che «ormai non avevo più nulla da perdere» e ha giocato l’ultima carta. Gli è andata male, ma sarebbe cambiato poco: è in difficoltà, soprattutto psicologica, forse messo all’angolo dal ritorno inaspettato – perlomeno per lui – di Valentino Rossi. Si deve ricostruire.

 

HONDA RC213V VOTO 9

Finisce in bellezza grazie al solito Marquez, ma se fosse stato asciutto, avrebbe probabilmente fatto doppietta. Gran moto.

 

YAMAHA M1 VOTO 8,5

Anche a Valencia era competitiva, vicino, vicinissimo alla Honda. Ma un quarto di gradino sotto.

 

DUCATI GP 14.2 VOTO 7

La differenza rispetto all’inizio dell’anno è grande, anche se Dovizioso ha battuto per pochi centesimi (68) il compagno di squadra in sella alla GP14. Erano però condizioni particolari: la realtà è che anche a Valencia la Desmosedici ha mostrato progressi interessanti.

 

SUZUKI XRH1 VOTO 4

E’ andata piano e ha rotto motori a ripetizione: si era già visto nei test che non era troppo competitiva, ma era lecito aspettarsi qualcosa di più. Però la MotoGP è tecnicamente durissima, il livello è mostruoso.

 

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