Le 5 livree più stravaganti della MotoGP

Le 5 livree più stravaganti della MotoGP
Thomas Bressani
Vi proponiamo una piccola selezione delle livree che hanno catturato maggiormente l'attenzione e hanno fatto discutere, durante gli anni del Motomondiale. Più altre due che non potevamo tralasciare
16 settembre 2015

Sono anni ormai che, in occasione dei Gran Premi di casa della MotoGP, vediamo schierarsi sulla griglia di partenza qualche pilota con la propria moto graficamente rivista nella livrea. Vuoi che sia stata realizzata per celebrare qualche avvenimento, pilota, concorso o semplicemente per regalare al pubblico qualcosa di speciale, in MotoGP per la maggior parte dei casi se ne sono viste, in questo caso possiamo dirlo, di tutte i colori. Ecco quindi che vi rinfreschiamo la memoria proponendovi quelle che secondo noi sono le 5 livree, più due, che sono riuscite a catturare la nostra attenzione e a rimanerci maggiormente impresse.

1. Honda NSR 500 Dirty Diversity di Valentino Rossi

In occasione del GP del 2001 al Mugello, Rossi si presentò ai box con la sua Honda NSR 500 in versione hawaiana, così come lo erano anche tuta e casco, riproponendo su tutta la livrea della moto quel motivo floreale che associamo inevitabilmente alle isole Hawai e al loro mare azzurro, richiamato in questo caso dalla colorazione.

Sfortunatamente quell'anno il sole al Mugello non splendette. La gara delle 500 fu interrotta dalla pioggia, per poi ripartire con la pista completamente allagata. Nel giro di ricognizione Valentino Rossi, in versione hawaiana, perde il controllo della sua Honda NSR 500 e finisce a terra. Riportato ai box riparte prudentemente con la seconda moto, per poi scatenarsi nel finale con una serie di sorpassi da applausi riuscendo a riportarsi in scia ad Alex Barros, ma nell’ultimo giro cade nuovamente.

Da quel momento il Campione di Tavullia non corse più, per superstizione, con una moto che avesse dei colori diversi in occasione del round di casa, ma preferì dedicarsi invece alla personalizzazione dei suoi caschi, insieme all'amico e designer Aldo Drudi.

2. Yamaha M1 Fiat 500 di Jorge Lorenzo e Valentino Rossi

Nel 2010, a Laguna Seca, per festeggiare il lancio della Fiat 500 negli Stati Uniti il Team Fiat Yamaha sfoggiò una originale livrea raffigurante 500 volti di alcuni fortunati tifosi che si aggiudicarono un posto sulla carenatura della M1 di Valentino Rossi e Jorge Lorenzo. Un concorso indetto da Yamaha, tramite un sito dedicato, dove tutti i fans hanno potuto mandare le foto dei loro volti e far parte così della colorazione originale della Yamaha M1. I 500 volti sono stati rielaborati graficamente dal designer Aldo Drudi, che ha poi realizzato la speciale livrea creando anche un particolare logo Fiat 500 in versione americana stelle e strisce, riprodotto su entrambi i lati delle carene e sulle tute dei due piloti.

3. Aprilia RSW 250 Spiderman di Marco Melandri

Dopo Rossi anche il giovane Marco Melandri, nel 2002, seguì le orme di The Doctor. Per festeggiare i 40 anni dell'Uomo Ragno, il grande eroe dei fumetti della Marvel nato dalla matita di Stan Lee, e l'uscita nelle sale cinematografiche del primo film, Machomax si presentò in pista a Misano con l'Aprilia RSW 250 con le grafiche rosse e blu del famoso supereroe di New York City. Casco, tuta e guanti ovviamente in abbinamento alla moto, come se Melandri indossasse veramente la famosa tutina di Peter Parker. In ben due occasioni Marco indossò i panni di Spiderman, l'altra fu nel 2004 durante il GP del Portogallo a Estoril, in occasione di una stretta collaborazione con l'organizzazione umanitaria Emergency e dell'imminente uscita del secondo capitolo della saga, questa volta in sella alla Yamaha M1.

Il merito di questa trasformazione ovviamente non va ad una puntura di un piccolo ragno sulla mano di Melandri ma casco, tuta e guanti sono stati dipinti a mano e areografati anche questa volta dalla creatività di Aldo Drudi.

4. Honda Repsol Aragon di Stoner, Pedrosa e Dovizioso

Nel 2011 i tre piloti ufficiali del Team Repsol Honda, Stoner, Pedrosa e Dovizioso (prima volta in cui si videro tre campioni nello stesso box) si presentarono ad Aragon con una livrea che andava a stravolgere completamente i colori ufficiali Repsol. Realizzata dall'artista David Delfin, la nuova livrea esaltava la forza del team Honda e la sua presenza ormai costante nel Motomondiale. L'ispirazione è nata anche qui dal mondo dei supereroi, immaginando i tre piloti Honda dotati di forza straordinaria e grandi poteri. Quello che ne è uscito è stata una grafica caratterizzata dall'imponenza di una singola stella che si fonde con il logo Repsol e dal colore dominante arancione su tutta la moto. Un risultato forse non troppo entusiasmante e ben riuscito, a nostro parere, ma che ha saputo comunque attirare l'atenzione di molti.

 

 

5. Ducati Desmosedici total white di Casey Stoner

Era il 2009 quando Casey Stoner si presentò in occasione del Gran Premio di Phillip Island con una Ducati Desmosedici GP9 del tutto particolare. Abbandonato il classico rosso di Borgo Panigale, Stoner si è presentato davanti al pubblico di casa ripulito dei colori istituzionali, sfoggiando una moto total white, in abbinamento alla tuta, che ha permesso di far risaltare in quella occasione la bandiera australiana aerografata sul lato delle carene.

Quell'anno Stoner tornò alla vittoria in Australia dominando a Phillip Island. Il pilota australiano in sella alla Ducati total white riuscì a tenere sempre dietro il suo grande rivale Valentino Rossi, che tagliò il traguardo in seconda posizione.

Più altre due

Non potevamo tralasciare queste due livree, del tutto particolari, fuori dalla nostra classifica. Anche se ce ne sarebbero molte altre da aggiungere, ma questo lo lasciamo fare a voi commentatori.

Ducati Desmosedici GP9 di Nicky Hayden

Tra le livree più patriottiche di tutte forse quella dell'americano è sicuramente la grafica che rispecchia meglio lo spirito e l'attaccamento al proprio stato tra le tante. Nel 2009, durante i test a Valencia, Hayden ha debuttato con la Ducati Desmosedici GP9 con una livrea raffigurante la bandiera americana a stelle e strisce su tutta la carena. Forse voluta per farsi riconoscere e far vedere il cambio moto, dopo i sei anni trascorsi in sella alla Honda HRC in MotoGP.

Suzuki Rizla Barry Sheene di Chris Vermeulen

Durante il GP di Australia, nel 2007, l'australiano Chris Vermeulen sul circuito di casa ha deciso di scendere in pista con la Suzuki GSV-R800 raffigurante i colori con cui correva il grande Barry Sheen. Gli stessi colori con cui il pilota, ormai scomparso, gareggiava con la sua XR-14 nelle stagioni 1976 e 1977. Vermeulen fu infatti scoperto dallo stesso Sheen, verso la fine del 1998, dandogli l'occasione di poter gareggiare in Gran Bretagna nel 1999.

«Correre in sella a una Suzuki è un grande onore, Barry mi ha aiutato a correre in Gran Bretagna, e oggi mi manca molto. Lo scorso anno ho avuto la possibilità di guidare una della Suzuki XR-14 con le quali correva, in occasione del Festival di Gooodwood; correre con i suoi colori in MotoGP è anche meglio». Queste le parole di Chris nel 2007, quando oltre alla moto con la livrea dedicata al suo scopritore scese in pista con tuta e casco degli stessi colori indossati allora dal pilota britannico.

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