Gianfranco Guareschi: "La colpa non è di Valentino"

Gianfranco Guareschi: "La colpa non è di Valentino"
Giovanni Zamagni
Amico intimo di Rossi, fratello di Vitto Guareschi, team manager Ducati: Gianfranco Guareschi è forse l’unica persona che può raffrontare l’opinione del pilota e del costruttore, al di là delle dichiarazioni ufficiali | G. Zamagni
24 agosto 2011


Buon pilota e collaudatore a sua volta, il “Guaro”, come viene soprannominato, è un vero appassionato, uno che non ha paura a dire quello che pensa, una persona intelligente e simpatica. Lo abbiamo incontrato a Brno, in occasione del GP della Rep.Ceca.

Guaro sei un po’ tra l’incudine e il martello, tra la moto e il pilota…
“In realtà si può dire che tra l’incudine e il martello c’ero fino all’anno scorso, perché mio fratello lavorava per la Ducati e Valentino, che è un mio amico, correva per la Yamaha. Adesso sono tutte e due dalla stessa parte e per me diventa più facile”.

D’accordo, però magari ti sarà capitato di raccogliere in privato uno sfogo di Valentino e sentirgli dire “Che motaccia!”, oppure una confidenza di Vitto: “Mannaggia, Valentino deve dare più gas”…
“No, nessuno dei due ha detto una cosa simile. Può capitare che Vale dica: “La moto non volta”, oppure “ha qualche problema e non riesco ad andare”, però non ha mai detto che è una moto di m… Valentino è un pilota troppo bravo intelligente per dire una cosa del genere della moto con la quale corre e correrà anche nel 2012. Dall’altra parte, Vitto ha sempre avuto una grandissima stima di Vale e ritiene una fortuna poter lavorare con quello che secondo me è il più forte pilota di adesso e, forse, di sempre: su Vale non c’è mai stato nessun dubbio. La colpa non è del pilota, ma c’è qualcosa che non lo mette in condizione di fare quello che sa”.

Però i risultati sono inferiori alle aspettative: hai una spiegazione?
“Io credo che ci voglia un po’ di tempo: questi non sono i risultati che tutti ci aspettavamo. Ma le cose cambiano ogni anno e bisogna trovarcisi dentro per capire come vanno. Sono convinto che in Ducati sanno lavorare, così come sono convinto che Vale sia lo stesso del passato: piano piano, con calma, faranno quello che tutti si aspettavano avessero già fatto”.

Non quest’anno, però. O sì?
“Se guardiamo il piazzamento di Brno, il risultato non è positivo, ma se guardi il distacco e i tempi sul giro è stato fatto un bel passo in avanti. Se si riesce a lavorare con calma, a non sentire la pressione, che c’è, come è normale che sia, si può fare bene anche quest’anno”.

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