Dovizioso: “La musica è cambiata”

Dovizioso: “La musica è cambiata”
Giovanni Zamagni
Andrea onora l’appuntamento del Mugello con un casco significativo: “Finalmente siamo dove la gente voleva che fossimo”. Dopo il miglior tempo, però, non si fa illusioni: “Lorenzo ha il passo migliore, la Yamaha è più equilibrata. Ma ci siamo anche noi”
29 maggio 2015

SCARPERIA – L’ultima uscita – con gomme nuove, ma medie, quelle della gara – è stata molto incoraggiante: 1’47”668, 1’47”479, 1’54”286, 1’47”835 sono tempi da riferimento. Andrea Dovizioso è soddisfatto, ma secondo la sua analisi (condivisa anche Valentino Rossi), al momento Jorge Lorenzo è il più costante e veloce.

«Sono molto contento del tempo fatto, 1’47”479 è un’ottima prestazione. Nella nostra situazione è importante provare assetti differenti per capire cosa ci manca in gara e oggi abbiamo lavorato su due moto: siamo veloci, ma non siamo ancora a posto per stare con le Yamaha. Ma partire con una giornata così è fondamentale per poi sfruttare al meglio tutti i turni di prove».

Chi ti ha impressionato oggi?

«Lorenzo: il suo passo è esagerato. Tra il suo giro migliore e quello peggiore c’è pochissima differenza, questo è uno dei punti di forza della Yamaha».

E Marquez?

«Marquez bisogna sempre considerarlo come uno dei favoriti, specie dopo quello che ha fatto oggi, ma le Yamaha sono messe meglio. Ho fatto qualche giro dietro a Marc: continua a frenare da “animale”… Quando sei dietro a lui non fai mai un buon giro, guida in maniera differente da tutti gli altri, guadagna in frenata e perde in accelerazione».

Ti senti favorito per la pole, specie considerando che potrai usare la gomma extra soffice?

«Ancora non so che vantaggio possa dare, ma non credo più di tanto. Qui per fare il tempo in QP bisogna soprattutto essere fluidi, essere rapidi a prendere il ritmo. Comunque il tempo di oggi fa ben sperare anche per domani».

Sul casco hai scritto: “La musica è cambiata”. Cosa significa?

«Mi sembrava giusto farlo in questo momento, per questa gara: finalmente siamo tornati dove gli appassionati sognavano e volevano che fossimo».