Da zero a dieci. Il GP della Malesia

Da zero a dieci. Il GP della Malesia
Giovanni Zamagni
Numeri, statistiche e voti sul GP della Malesia, un modo per ripercorrere quanto accaduto a Sepang, non solo in pista e non solo in MotoGP
2 novembre 2016

TANTE SCIVOLATE, TRANNE IL VENERDI’ MATTINA

In un GP dove sono caduti in tanti – in totale, nelle tre categorie, 67 scivolate (30 solo domenica), contro le 47 del 2015, le 67 del 2014, le 53 del 2013, le 49 del 2012 – colpisce come sabato mattina, non sia stata registrata nessuna scivolata in Moto3 e Moto2, classi dove, solitamente, si finisce a terra di più che in MotoGP. Per una volta, invece, non è stato così.

ZERO, COME LE CADUTE IN FP3 IN MOTO3 E MOTO2

 

UN EVENTO PIU’ UNICO CHE RARO

Con il suo 2’11”950, Andrea Dovizioso ha segnato il miglior giro in gara: in MotoGP non ci riusciva dal 2011. Per il Dovi, un’altra soddisfazione in un fine settimana indimenticabile.

UNO, COME I GIRI VELOCI DI DOVIZIOSO NEL 2016
 


IANNONE, ROSSI E DOVIZIOSO AL COMANDO

I piloti italiani hanno dominato la MotoGP, conquistando il primo e il secondo posto sia in prova sia in gara. Nei 19 giri della corsa, tre piloti, sempre italiani, sono stati al comando: Iannone per 9 giri, Rossi e Dovizioso per 5. Non è la prima volta, in questa stagione, che i tre italiani fanno almeno un giro davanti a tutti: era già accaduto in Austria, dove Rossi rimase in testa per un giro, Dovizioso per 11 e Iannone per 16. Curiosamente, anche allora vinse la Ducati, in quel caso con Iannone. Anche in Germania tre piloti italiani avevano percorso al comando almeno un giro: Rossi, Dovizioso e Petrucci. Ma al Sachsenring trionfò Márquez.

DUE, COME I GP MONOPOLIZZATI DAI PILOTI ITALIANI

 

DOVIZIOSO COME STONER E CAPIROSSI

Andrea Dovizioso ha festeggiato in Malesia la sua seconda vittoria in MotoGP (11 successi in tutto: 5 in 125, 4 in 250 e, per l’appunto, 2 in MotoGP), 2.653 giorni dopo essere salito sul gradino più alto del podio nel 2009, Donington, GP di Gran Bretagna. Dovizioso ha trionfato partendo dalla pole e ottenendo anche il giro veloce in gara, come in passato, con la Ducati, era riuscito solo a Casey Stoner e Loris Capirossi. E’ anche il terzo campionato nel quale riescono a vincere due piloti differenti con la Desmosedici: nel 2006 c’erano riusciti Capirossi e Bayliss, nel 2007 Capirossi e Stoner. A Sepang Dovizioso ha percorso cinque giri in prima posizione, per un totale di 36 nei 17 GP del 2016.

TRE, COME I PILOTI CHE HANNO FATTO POLE, VITTORIA E GIRO VELOCE CON LA DUCATI

 

TANTO GRIP, MA QUANTI PROBLEMI!

Sotto certi aspetti, il nuovo asfalto di Sepang ha dato risultati eccellenti: il grip è elevatissimo, la tenuta con l’acqua da primato – con le gomme da bagnato, tempi più alti solo del 9% rispetto a quando si è girato sull’asciutto -, ma le chiazze d'umido che rimanevano anche parecchie ore dopo che aveva smesso di piovere non si possono giustificare, nemmeno con la tesi di chi ha realizzato i lavori, l’ingegner Jarno Zaffelli. «La temperatura sull’asfalto era di soli 35 °C, e non di 50 °C come solitamente è qui» ha spiegato il progettista italiano. Come solo 35 °C? Ma stiamo scherzando? Con “solo” 35 °C, qualsiasi asfalto deve asciugare completamente, non devono rimanere pericolose chiazze di umido, oltretutto in traiettoria. E infatti, bisognerà rifare l’asfalto.

VOTO QUATTRO ALL’ASFALTO DI SEPANG

 

LEONE SENZA PRESSIONE, PULCINO QUANDO CONTA

Vincendo in Giappone e in Australia, Thomas Luthi aveva in qualche modo riaperto il mondiale della Moto2, portandosi a 22 punti da Johann Zarco. «In quelle due gare per me è stato più facile, perché non avevo nessuna pressione» aveva confidato giovedì, alla vigilia del GP della Malesia, il pilota svizzero. Evidentemente a Sepang la pressione l'ha sentita eccome, sia in prova (quinto dopo un secondo posto e una pole) sia in gara (sesto e mai competitivo): così il titolo non si vince.

VOTO CINQUE A THOMAS LUTHI
 


VELOCE, MA NON BASTA

Anche in Malesia Valentino Rossi si è confermato veloce (velocissimo) in ogni condizione, ma, incredibilmente, ancora una volta questo non gli è stato sufficiente per conquistare il GP: quello si Sepang è stato il sesto secondo posto di Valentino in questa stagione. Rossi è stato battuto dal quinto pilota differente, dopo Márquez (Argentina), Lorenzo (Francia), Crutchlow (Rep.Ceca e Australia), Pedrosa (San Marino) e Dovizioso (Malesia).

SEI, COME I SECONDI POSTI DI ROSSI


COME IN GIAPPONE E IN ARGENTINA

In Malesia, Alvaro Bautista ha conquistato con l’Aprilia il settimo posto, eguagliando così il miglior risultato stagionale ottenuto già in Giappone e in Argentina (in quell’occasione, però, dal compagno di squadra Stefan Bradl). Nel campionato costruttori la Casa di Noale ha 95 punti, contro i 36 ottenuti nei 18 GP del 2015.

SETTIMA, COME LA POSIZIONE CONQUISTATA DALL’APRILIA

 

UNA VITTORIA MERITATA

Come era già successo in Australia, la gara della Moto3 è stata caratterizzata da tantissime cadute (11 nei primi tre giri, 19 in totale), anche a causa della pista sporca d’olio – a proposito: d’accordo che i commissari di pista non l’hanno segnalato, ma la Direzione Gara avrebbe comunque dovuto intervenire. Direzione gara: voto 3 -. Ma Pecco Bagnaia ha vinto per meriti propri, non per gli sbagli altrui: bravissimo.

VOTO OTTO A PECCO BAGNAIA
 


UNA STAGIONE DA PRIMATO

Lo si è detto e scritto ormai mille volte, ma è bene ribadirlo: Andrea Dovizioso è stato il nono vincitore di questa incredibile stagione: Prima di lui ci erano già riusciti (nell’ordine): Lorenzo, Márquez, Rossi, Miller, Iannone, Viñales, Crutchlow e Pedrosa, per un anno da primato, perché non c’erano mai stati nove piloti differenti in grado di salire sul gradino più alto del podio. Anche in Moto3 nove piloti hanno vinto almeno un GP: Binder, Bastianini, Bagnaia, Navarro, Mir, Fenati, Antonelli, Pawi e Mcphee. La Moto2 è la classe con meno vincitori: sette.

NOVE, COME I VINCITORI IN MOTOGP E IN MOTO3

 

UN TITOLO DA LIBRO DEI PRIMATI

Vittoria e titolo mondiale: Johann Zarco si conferma campione del mondo della Moto2, entrando così nel libro dei primati: infatti è il primo pilota a fare doppietta in questa categoria. Al di là di qualche GP un po’ complicato e al di sotto delle aspettative, Zarco ha dimostrato di essere il pilota più veloce (sei vittorie) e, in definitiva, nettamente il più forte del campionato intermedio. E che bello quel salto mortale all’indietro per festeggiare l'evento, questa volta effettuato in coppia con il fratello.

VOTO 10 A JOHANN ZARCO